Atteso l'ok

Ex Zinox a Cairo Montenotte, mercoledì il via libera dalla Conferenza dei Servizi

La verifica ambientale era stata attivata su istanza della società presieduta dall’ex presidente del Milan Felice Colombo

Provincia - Palazzo Nervi

Savona. E’ attesa per mercoledì prossimo la conferenza dei servizi, che si riunirà in sede deliberante,  per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale che consentirà al nuovo stabilimento di Zincol Ossidi Spa (ex Zinox) di avviare l’attività sulle aree di Ferrania Technologies.

Otre alla Provincia, al tavolo si ritroveranno anche il Comune di Cairo Montenotte, il settore Via della Regione Liguria, l’Arpal di Savona, la direzione regionale dei Vigili del Fuoco, l’Asl 2, Enel Distribuzione, Ireti, Snam Rete Gas e il consorzio per la depurazione Cira di Dego e ovviamente l’azienda.

Il Dipartimento Ambiente della Regione Liguria aveva già dato alla fine dello scorso anno un sostanziale via libera al progetto di insediamento della nuova sede produttiva e direzionale dell’azienda, storicamente in attività sulle aree di località Murate, nel comune di Vado Ligure. A conclusione di un esame preventivo (verifica screening), il settore Via regionale aveva esonerato il progetto dall’obbligo di essere sottoposto al più impegnativo iter di valutazione di impatto ambientale.

La verifica ambientale era stata attivata su istanza della società, che ha sede a Bellusco ed è presieduta dall’ex presidente del Milan Felice Colombo. Tra le opere “sensibili” per l’ambiente previste in progetto rientrano gli impianti di fusione e lega di metalli non ferrosi, compresi i prodotti di recupero. Il “pass” ambientale – “non è necessario assoggettare il progetto alla procedura di Via in quanto non incide su aspetti ambientali e non prefigura impatti negativi e significativi sull’ambiente” – era accompagnato dall’obbligo di rispettare una serie di prescrizioni, tra le quali figurano interventi per ridurre e controllare le emissioni di ossi d’azoto e precauzioni particolari per lo stoccaggio e l’utilizzo di materiali infiammabili, il monitoraggio e la sorveglianza degli scarichi idrici.

L’area dello stabilimento (oltre 40 mila metri quadrati) si trova nel complesso industriale di Ferrania, dove occupa un terreno pianeggiante incolto, dove era in attività il centro ippico “La Marcella”. Il progetto prevede un numero di circa 37 addetti, suddivisi tra personale impiegato presso gli uffici e nei reparti produttivi per una produzione complessiva massima potenziale pari a 35.000 t/anno di ossido di zinco. Complessivamente per il processo produttivo sono utilizzati sette forni a crogiolo in grafite e tre forni rotativi in acciaio, alimentati a gas metano. I prodotti finiti sono stoccati in silos e successivamente confezionati in sacchi, big-bags o trasferiti con autobotti.

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