Agg. ore 13.35: Gli uomini dell’esercito stanno ancora scavando, ma l’ordigno non è ancora stato ritrovato. Prende quindi corpo l’ipotesi che si sia trattato di un falso allarme e che la presunta bomba fossero i rottami ferrosi ritrovati qualche ora fa. La loro disposizione nel terreno “fotografata” dalle radiografie ha fatto ipotizzare inizialmente che potesse trattarsi di un razzo He, ma ora questa ipotesi sta perdendo consistenza. Gli artificieri, comunque, sono ancora al lavoro.
Spiega l’assessore Maurizio Scaramuzza: “Al momento pare che la bomba non ci sia. E’ stato trovato materiale ferroso compatibile (le radiografie mostrano un anello e pezzi di ferro) ma gli uomini del Genio e gli artificieri mi hanno detto che non ci sono bombe, non c’è materiale esplosivo”.
Un falso allarme, dunque. E viene da chiedersi come mai si sia pensato che in zona ci fosse una bomba inesplosa: “Una ‘leggenda di via’ sosteneva che ci fosse una bomba e le radiografie fatte in passato portavano a credere che ci fosse qualcosa di molto simile ad un razzo He, che ha una forma simile a ciò che è stato ritrovato oggi. Quindi la cosa migliore da fare, su ordine della prefettura, è stato fare tutti i controlli del caso”.
Per sgomberare l’area ci vorrà ancora qualche tempo: “Il colonnello mi ha garantito che a brevissimo dovrebbe riaprire la via. Terranno una ‘sacca’ per poter pulire e bonificare tutta l’area, i mezzi, la terra e tutto il resto, ma a breve tornerà tutto alla normalità”.
Agg. ore 12.35: Si scava ancora nel cortile per liberare l’ordigno. I movimenti di un’ora fa erano dovuti ad un falso allarme, un primo ritrovamento di un oggetto rivelatosi poi di natura diversa. Prosegue dunque la ricerca della bomba.
Agg, ore 12.00: Le operazioni di rimozione dell’ordigno proseguono. Più volte la movimentazione di alcune ruspe ha fatto pensare che l’ordigno stesse per uscire dal palazzo, ma ancora è impossibile stimare quanto manchi al termine delle operazioni. Al momento gli uomini dell’esercito sono ancora impegnati nelle operazioni di scavo.
L’ingresso dei mezzi dell’Esercito nel cortile
Agg. ore 10.20: E’ arrivato in questo momento il camion dell’Esercito che provvederà fisicamente a portare via il presunto ordigno. Un altro indizio che conferma le informazioni che arrivano dal sito: la rimozione starebbe procedendo in modo decisamente più veloce del previsto, e la bonifica potrebbe concludersi ben prima delle 15 (orario inizialmente indicato come termine delle operazioni).
La diretta di IVG.it
Agg. ore 10.00: Continuano le operazioni di rimozione della bomba. In questo momento gli uomini dell’Esercito stanno “scoprendo” il sito del presunto ordigno, ed all’interno del cortile è già presente il robot che dovrà maneggiarlo. Munito di 4 telecamere e di sensori, il dispositivo trasmetterà in streaming le immagini e l’audio ad una postazione di comando, su un furgone all’esterno dell’edificio da cui l’operatore provvederà a manovrare il robot.
Agg. ore 09.35: Secondo quanto riferito le operazioni di rimozione della bomba procedono velocemente. Sembra plausibile che la rimozione possa essere completata già intorno alle 10.30
Agg. ore 9.09: Praticamente inutilizzate le due zone di raccolta messe a disposizione per accogliere le persone evacuate, che evidentemente hanno preferito altre soluzioni per trascorrere la mattinata. Presso la parrocchia di San Francesco si è recata soltanto una mamma con due bambini piccoli, mentre la pista di pattinaggio di via Trincee è deserta.
Agg. ore 8.54: In questo esatto momento è arrivata la comunicazione dell’avvenuta evacuazione della zona rossa. Giunto l’ok anche dalla zona gialla. Le operazioni preliminari per la bonifica possono iniziare.
Agg. ore 8.40: Proseguono le operazioni di sgombero dell’isolato. La polizia municipale è all’operaper provvedere allo spostamento dei mezzi lasciati sul posto e non spostati dai proprietari: i mezzi vengono rimossi con i carri attrezzi. Contemporaneamente si sta provvedendo a verificare che tutti gli stabili all’interno della zona rossa siano stati effettivamente evacuati.
L’esercito intanto si sta preparando nei pressi del cortile in cui si trova la presunta bomba: una volta giunto l’ok definitivo dell’avvenuto sgombero inizierà la bonifica vera e propria.
Savona. Hanno preso il via pochi minuti fa le operazioni di evacuazione del settore di Villapiana interessato dalla bonifica del presunto ordigno bellico, ritrovato nel cortile di un condominio all’incrocio tra via Milano e via Torino. Entro le 8 i residenti della zona rossa hanno lasciato le loro abitazioni; intorno alle 7.20 sul posto è arrivato l’esercito e poco dopo la strada è stata chiusa al traffico.
A seguito del vertice in prefettura dei giorni scorsi, è stato stabilito di suddividere la zona delle operazioni in due aree, una rossa (quella direttamente coinvolta nel disinnesco del presunto ordigno) e una gialla (di attenzione). Nell’area rossa, gli abitanti del civico numero 1 di via dei Cambiaso; dei civici 2 e 4 di via Milano; dei civici 1, 3, 5 e 7 di via Mondovì; dei civici 12, 14, 16 e 18 di via Torino (per un totale di undici palazzi e 270 persone) hanno dovuto lasciare le loro case a partire dalle 8 del mattino a fino al termine delle operazioni previsto per le 3 del pomeriggio. Asl2 e servizi sociali e pubbliche assistenze si sono occupate del trasporto di anziani, diversamente abili e persone non in grado di deambulare.
Gli abitanti dell’area gialla (piazza Bologna, via Alessandria, via Alba, via Cosseria, via Tripoli, via Torino e via Ancona) non sono obbligati ad uscire di casa, ma non potranno muoversi fino alla conclusione della bonifica.
In entrambe le aree, quella rossa e quella gialla, è stato istituito l’obbligo di spostare tutte le auto e moto in sosta e che potrebbero subire danni in caso di esplosione per il distacco di intonaci dalle facciate degli edifici. Le finestre degli edifici dovranno essere mantenute aperte per evitare la rottura dei vetri in caso di massiccio spostamento d’aria. Gli animali domestici sono stati allontanati da casa onde evitare che si spaventino in caso di deflagrazione. Le attività commerciali dovranno restare chiuse per tutta la durata dell’operazione.
Le autorità hanno allestito due “centri di accoglienza” in cui gli abitanti della zona possono aspettare la conclusione delle operazioni: si tratta della pista pattinaggio di via delle Trincee e della parrocchia di San Francesco da Paola.
Il centro commerciale “Il Gabbiano” ha effettuato un’apertura anticipata del suo parcheggio e della sua galleria per accogliere la popolazione savonese durante le operazioni di disinnesco dell’ordigno. Visto l’obbligo di spostare le auto e le moto in sosta, la chiusura degli esercizi commerciali, l’apertura di tutte le finestre e l’allontanamento degli animali domestici, il centro commerciale si è reso disponibile ad aprire il parcheggio a partire dalle 6 e la galleria commerciale dalle 7.30 per permettere ai savonesi residenti di usufruire liberamente dei suoi spazi e di parcheggiare le vetture spostate. I negozi e l’ipermercato rispetteranno il consueto orario di apertura alle 8.30.
Ancora, al fine di permettere le operazioni, via Torino è chiusa al traffico veicolare nel tratto compreso tra via Alessandria e via Piave. Per questo motivo, alcuni bus di Tpl Linea subiscono variazioni di tragitto: ecco tutti i dettagli.