Cisano sul Neva. Diversi mezzi distrutti e centinaia di migliaia di euro di danni. Ai quali si aggiunge la preoccupazione di residenti e imprenditori della zona per il ripetersi di una situazione che “non lascia dormire tranquilli”. E’ questo il primo bilancio dell’incendio divampato alle 5.30 di questa mattina nell’area di stoccaggio dei rifiuti di Sarr di Cenesi a Cisano sul Neva. Un incendio che fa il paio con quello avvenuto a settembre del 2014 e che aveva fatto temere il peggio dal punto di vista ambientale.
Non è ancora chiaro cosa abbia originato il rogo di questa mattina: “Stabilire le cause spetta alla polizia giudiziaria e alle altre forze dell’ordine – sottolinea il sindaco di Cisano sul Neva Massimo Niero – Il fatto più importante è che la gente è preoccupata. Qui ci sono aziende agricole, ma anche tante case e abitazioni. Sarr è una realtà autorizzata e la sua attività è consentita, ma noi dobbiamo vivere serenamente”.
In questo momento, sul luogo dell’incendio stanno ancora operando una trentina di vigili del fuoco e i volontari della protezione civile. Secondo gli ultimi aggiornamenti, gli operatori sono riusciti a riportare la situazione relativamente sotto controllo e ad arginare le fiamme più superficiali e quindi più “violente”. Sul posto, intanto, è arrivato anche un “ragno”, che si occuperà di movimentare le masse di rifiuti in modo da portare alla luce eventuali focolai incandescenti ancora presenti all’interno della catasta. Ciò dovrebbe permettere di evitare che le fiamme possano riprende vigore.
Finora, però, le fiamme hanno danneggiato gravemente un escavatore e un altro mezzo di movimentazione dei materiali, oltre ad una trituratrice (peraltro appena entrata “in servizio” all’interno dell’area) del valore di circa 300 mila euro. Soltanto per quanto riguarda i macchinari, la conta dei danni è di almeno 400 mila euro.
L’incendio di settembre 2014 e quello di oggi, febbraio 2017, sono separati da circa trenta mesi, ma oggi come allora la preoccupazione è molto forte: “Siamo qui anche per portare solidarietà al titolare della Sarr, Giorgio Loreto, perché ha perso mezzi importanti, che servono alla lavorazione dei materiali. Però siamo anche qui per capire che cosa succede e che tipo di incendio è scoppiato”.
Secondo la stessa proprietà, l’ipotesi dolosa sarebbe quella più probabile: “Se si tratta di un incendio doloso c’è da preoccuparsi – commenta Niero – La situazione sta sfuggendo dalle mani della proprietà. Ma noi vogliamo essere tranquilli e far dormire tranquille le persone di Cenesi”.