Lettera al direttore

Pensiero

Giro d’Italia, Roberto Molinaro: “Ricordato Luciano Berruti, peccato la carovana non sia passata davanti al Museo della Bicicletta”

di Roberto Molinaro

Giro d'Italia, la 4^ tappa attraversa il savonese

Ogni evento che richiama una numerosa affluenza di spettatori vi sono pareri favorevoli e contrari. É pur vero che la chiusura anche temporanea della circolzione stradale provoca indubbiamente dei disagi a chi deve spsotarsi per vari motivi. scuola, lavoro, visite mediche per citarne alcuni. Però al passaggio dell’imponente organizzazione del Giro d’Italia l’emozione ti coglie. Sempre in riferimento alle gare di bicicletta, pensiamo al valore del Tour de France del 1948, in un momento in cui l’Italia era sull’orlo di una guerra civle a causa dell’attentato subito dall’onorevole Palmiro Togliatti, è stata evitata una rivolta, grazie anche alla vittoria di Gino Bartali al Tour che mise d’accordo tutti e gli animi si pacificarono. Da questo esempio si può facilmente dedurre l’importanza che questa competizione sportivariveste.

Nella 107a edizione del Giro d’Italia 2024, la 4a tappa è passata nuovamente in Valbormida. La RAi che segue e commenta il Giro per l’Italia ha speso oltre tre minuti di telecronaca nel ricordare la figura del Cosseriese Luciano Berruti e del Museo della Bicicletta da lui ideato e realizzato grazie ad un contributo da parte della Regione Liguria nei locali dell’ex scuola Eleementare del Capoluogo. La RAI ha avuto la delicatezza e la professionalità di raccontare la vita e l’esperienza del nostro Mentore Luciano, una vita trascorsa a promuovere uno sport non violento e che permette anche alle donne di poterlo praticare al pari degli uomini. Luciano ha poi investito le sue risorse e le sue conoscenze promuovendo la storica impresa ciclistica “L’Eroica” che si svolge ogni anno dal 1992 ad ottobre a Gaiole in Chianti in provincia di Siena. Inoltre ha deciso di esportare l’Eroica in vari stati e ovunque sia stato ha lasciato un’impronta indelebile. Luciano è stato anche un benefattore silenzioso, ha letteralmente aiutato sia fisicamente che finanziariamente moltissime persone che versavano in stato di bisogno. Aveva un alto senso del decoro urbano e senza che nessuno glielo avesse chiesto si occupava della pulizia delle strade che portavano al suo Museo. Onori e gloria ai Corridori che ci fanno sempre entusiasmare al loro passaggio e per alcuni munuti ci distraggono dalle vicissitudini quotidiane.

Un gran peccato però che gli Organizzatori del Giro (RCS) non abbiano risposto alle mie lettere con le quali chiedevo cortesemente di far passare il Giro davanti al Museo della Bicicletta per riconoscenza a Luciano che non ha lesinato impegno e fatica a favore del Ciclismo. La deviazione avrebbe avuto un aumento del percorso di circa 1 km, sarebbe stato più spettacolare per le riprese aeree. Mai “inchino”sarebbe stato più meritato di tanti altri episodi di dubbio gusto che purtroppo la cronaca ci ha mostrato in passato. Per inchino intendo il passaggio del Giro sempre su strada Provinciale davanti al Museo della Bicicletta. A volte basta poco per accontentare una Comunità che non è rappresentata solo dagli abitanti di Cosseria ma dalle migliaia di persone che hanno avuto la fortuna di conoscere una persona straordinaria che ha sempre donato spontaneamente, anteponendo il bene comune ad un interesse personale o ad un tornaconto. É stata persa un’occasione e l’amarezza dell’Amministrazione e delle persone vicine a Luciano è grande.

Con l’occasione ringrazio la Prefettura e la Questura per la brillante macchina operativa volta a tutelare la buona riuscita dell’evento sportivo in totale sicurezza, ringrazio la Protezione Civile di Cosseria, i Volontari, i Militi della Pubblica Assistenza e i Dipendenti Comunali e un grazie sentito a tutti gli Spettatori che hanno deciso di venire e a vedere il Giro a Cosseria rispettando in modo esemplare tutte le regole di sicurezza. Ad Maiora.

Roberto Molinaro
Sindaco di Cosseria

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