"da ripensare"

Laigueglia, soste a pagamento per “non residenti” a 1,80 euro fino a mezzanotte da marzo a fine ottobre: è polemica

La minoranza: “Un errore, così si danneggiano in primis residenti e commercianti, il sindaco ci ripensi”. E ConfCommercio scrive al Comune

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Laigueglia. Aumentano le tariffe dei parcheggi a pagamento a Laigueglia (da 1,50 a 1,80 euro), ma non solo. È stato esteso l’orario a pagamento (fino a mezzanotte) e il periodo di validità è stato a sua volta allungato (dalla settimana prima di Pasqua fino alla fine del mese di ottobre). 

Un provvedimento attuato dal Comune che ha scatenato le polemiche della minoranza, con un’interpellanza firmata dall’avvocato Claudia Arduino e sottoscritta anche dall’ex sindaco Roberto Sasso del Verme e da Massimiliano D’Appolito. Ma ad essere preoccupate per la novità introdotta sono anche le categorie, con ConfCommercio in prima linea, che ha scritto una missiva al Comune. 

Il leit motiv è lo stesso: “tariffa troppo alta, estensione oraria e del periodo di attuazione contestate e richiesta al sindaco di ripensarci e tornare sui suoi passi in ottica di destagionalizzazione e aiuto per residenti, attività e turisti”. 

Ma andiamo con ordine. A presentare l’interpellanza è stata Arduino, che ai microfoni di IVG ha spiegato: “La decisione dell’amministrazione Manfredi di aumentare sia l’importo che la durata del periodo di sosta a pagamento ‘solo’ ai non residenti oltre a non rispondere a verità è anche miope. Anche il residente, infatti, dovrà pagare per il parcheggio per un periodo di tempo molto più lungo nel corso dell’anno oltre che per più ore del giorno“.

“Senza dimenticarsi che anche il tagliando da residente ha un costo di 10 euro e ogni nucleo familiare ne può avere solo uno. Quindi la seconda auto di una famiglia residente paga come non residente: 1,80 euro all’ora, dalle 8 del mattino alle 24 di sera, dal 23 marzo al 31 ottobre. Inoltre il residente che ‘vive’ di turismo avrà una ricaduta negativa sulla propria attività in periodi di lavoro della cosiddetta ‘bassa stagione’ dove il turista dovrebbe essere coccolato e premiato e non ‘spremuto’. Forse il sindaco di Laigueglia conta su un comparto economico diverso dal Turismo che ancora nessuno ha individuato? Non c’è fine al peggio”, ha concluso. 

Dello stesso avviso anche Sasso: “Che i Comuni abbiano carenza di fondi è oggettivo, ma è troppo semplicistico dire: ‘faccio cassa con i parcheggi’. In primis perché in realtà non si fa cassa: rischiamo di allontanare gli ospiti e ad ottobre pochissimi useranno parcheggi a pagamento cosi cari, le cui nuove tariffe superano addirittura quelle di Alassio. Inoltre così si va a colpire la destagionalizzazione invece di favorirla. La mia amministrazione aveva addirittura valutato di dividere i vari parcheggi con orari e tariffe diverse per venire incontro alle esigenze di tutti”.

“Questa mossa la ritengo un errore strategico della nuova amministrazione. Ma so che il sindaco è molto attento alle esigenze del paese e sono convinto, come già accaduto nei mesi scorsi in altre occasioni, che possa ritornare sui suoi passi, cambiando una norma che rischia di creare problemi a tutti: residenti, ospiti e attività commerciali del paese”, ha concluso Sasso. 

E le preoccupazioni della minoranza sono, in effetti, anche quelle dei commercianti. Daniele Ziliani, presidente Confcommercio Ponente della Provincia di Savona, dopo un confronto con gli associati, ha inviato una lettera al Comune in cui vengono palesati i problemi e viene richiesto, anche in questo caso, “un passo indietro da parte dell’amministrazione”. 

“Confcommercio, –  ha spiegato Ziliani, – ha sempre collaborato in modo proficuo e positivo con tutte le amministrazioni che si sono succedute e quella attuale non fa eccezione, anzi. I rapporti sono ottimi e non vogliamo fare polemica, ma palesare comunque la nostra preoccupazione”.

“A prescindere dal costo e dagli orari di per sè, siamo preoccupati anche per l’immagine di Laigueglia, che rischia di essere danneggiata da questi cambiamenti. Di conseguenza, può passare un messaggio sbagliato mettendo in discussione la bontà dell’accoglienza del paese. Quindi anche noi avanziamo richiesta all’amministrazione di ripensarci”, ha proseguito. 

“Il vero rammarico è stata la mancanza di un confronto preventivo con le categorie prima di adottare il provvedimento. Ma può essere l’occasione per dare vita ad un tavolo permanente di confronto con il Comune, come avviene già in altre realtà locali e come auspichiamo da tempo. Capiamo eventuali esigenze di bilancio, ma bisogna trovare soluzioni alternative che possono nascere solo da un confronto costruttivo e continuativo. Noi siamo a disposizione in tal senso”, ha concluso Ziliani a nome di Confcommercio Ponente. 

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