Necessità

Pesca del tonno rosso, l’assessore Piana: “Per la Liguria serve revisione dei parametri nazionali”

La risposta all'interrogazione in consiglio regionale sulle criticità del settore

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Liguria. “Chiederemo di inserire tra i punti all’ordine del giorno della prossima commissione politiche agricole il confronto sulle criticità dei contingenti di cattura del tonno rosso stabiliti a livello nazionale, secondo parametri che penalizzano sia la piccola pesca professionale che la pesca sportiva e ricreativa”. Lo dichiara in consiglio regionale l’assessore alla pesca Alessandro Piana rispondendo all’interrogazione sulla pesca del tonno rosso del consigliere Stefano Mai, auspicando una ripartizione di quote a livello regionale che conceda la possibilità a pescatori e pescasportivi liguri di poter effettuare catture.

“Non c’è alcuna imbarcazione ligure dedicata alla pesca professionale del tonno rosso che abbia a disposizione quote sui sistemi circuizione, palangaro e tonnara fissa che rappresentano complessivamente il 90% delle catture”.

“Per la piccola pesca e la pesca ricreativa la situazione è altrettanto complicata. Basti pensare che la maggiore disponibilità di tonno rosso nel Mar Ligure si registra in autunno, periodo dell’anno in cui a livello nazionale si è già pressoché esaurita la quota assegnata coi criteri nazionali per la pesca, lasciando i pescatori nell’impossibilità di usufruire dei contingenti previsti. Per questo è necessaria una revisione delle quote su base regionale”.

Stefano Mai, capogruppo della Lega in Regione Liguria, aggiunge: “Nel periodo in cui è consentita la pesca al tonno rosso i pescatori liguri hanno poche possibilità di catturarlo, perché il pesce raggiunge il nostro mare a ottobre, ma il contingente viene di solito già raggiunto a luglio e per lo più dai pescatori del centro e sud Italia. È una problematica che viene tristemente condivisa con la pesca professionale. Quest’anno c’è stato un incremento di quote riservate al tonno rosso di 500 tonnellate, ma solamente una è stata data ai pescatori sportivi”.

“Essendo possibile quantificare il numero esatto di coloro che praticano questa tipologia di pesca, con un’interrogazione, ho chiesto alla Regione di attivarsi con il Governo per rivedere i contingenti per la pesca sportiva e ricreativa al tonno e stabilirli su base regionale e non più su base nazionale per tenere conto delle diverse esigenze che variano da una regione a regione, o, in alternativa, di valutare altre iniziative per dare ai pesca sportivi liguri anche altre possibilità per poter effettuare catture di tonno rosso. L’assessore porterà la mia istanza all’attenzione della CPA pesca e spero che al più presto si possa avere una interlocuzione con il Ministero”.

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