Occasione

Finale 2024: “Unire le liste civiche, fare squadra per costruire una vera alternativa”

Dopo l'annuncio della lista "Finalesi in MoVimento" e l'altra compagine "Nuova Finale" di Gabriella Tripepi, l'invito di Grande Liguria"Divisi si esce sempre sconfitti, la Sardegna insegna"

comune finale

Finale Ligure. “L’unione fa la forza, divisi si esce sempre sconfitti”. E’ l’insegnamento che Roberto Paolino, responsabile provinciale del movimento Grande Liguria, ricava dalle elezioni regionali della Sardegna.

Secondo Paolino “sarebbe opportuno ragionare su questa situazione anche in occasione delle comunali nella nostra provincia. Nell’avvicinarsi del prossimo importante appuntamento elettorale che interesserà la nostra città di Finale Ligure, un gruppo di cittadini, sotto il simbolo ‘Finalesi in MoVimento 2024’, ha deciso di riunirsi per costruire un progetto politico che ha l’intenzione di sfociare, in seguito, in una lista elettorale civica, anche insieme ad altri gruppi civici cittadini, con idee a noi vicine, al fine di costruire un fronte unico compatto, progressista, ecologista e sociale fatto di cittadini per i cittadini”.

Il messaggio di Grande Liguria è rivolto agli stessi grillini finalesi e all’ex consigliere comunale Davide Badano, che hanno annunciato una loro lista, ma anche alla stessa compagine di “Nuova Finale” guidata da Gabriella Tripepi – che dovrebbe a breve annunciare la sua candidatura a sindaco -. Ma non solo: rispetto alla difficile competizione elettorale con in campo l’attuale vice sindaco Andrea Guzzi e l’ex presidente degli industriali savonesi Angelo Berlangieri, l’invito è indirizzato anche al gruppo dei Verdi di Simona Simonetti, per convergere su un progetto comune e “di assoluta distanza dai partiti che invece sono in subbuglio tra lo stesso Guzzi e Berlangieri” sottolinea Paolino.

“Se davvero si vuole fare una lista di cittadini per i cittadini non si può non tenere conto di liste civiche che da tempo a Finale Ligure si stanno muovendo nella stessa direzione. Unica ma significativa diversità è che se devono essere liste di cittadini i partiti di qualsivoglia schieramento devono stare fuori per rendere davvero credibile la parola ‘cittadini’. Abbiamo due liste politiche mascherate da liste civiche, l’alternativa a questa ennesima ‘presa in giro’ è una lista civica ‘vera’ ove si possa vedere donne uomini finalesi insieme lasciando a casa le rispettive tessere di partito per progettare Finale del futuro”.

“È un occasione unica e irripetibile, non lasciamocela sfuggire: sarebbe l’ennesimo grave imperdonabile errore” conclude.

Tuttavia, non sarà semplice, in questa fase di fermento elettorale, far convergere anime e componenti della vita politico-amministrativa finalese che negli anni sono sempre state antagoniste. Ora, si vedrà se l’invito di unire le forze sarà accolto o meno dai diretti interessati

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