Liguria. Le temperature tornano a salire in Liguria dopo la breve tregua che ha anticipato il Ferragosto. L’anticiclone africano Nerone ha stretto la sua morsa su tutta l’Italia, e la terza ondata di calore sta colpendo anche la nostra regione, seppur in modo meno impattante rispetto ad altre città.
Il bollettino del ministero della Salute conferma che le giornate peggiori saranno quelle di sabato e domenica. Per sabato gè stata emessa un’allerta di livello giallo – che comporta la pre-allerta dei servizi sociosanitari – con temperature che supereranno i 30 gradi, percepiti 34 per la combinata di caldo e umidità. Per sabato e domenica il bollino passa invece ad arancione, come confermato dalla protezione civile.
Già nei giorni scorsi gli accessi ai pronto soccorso erano aumentati, complice anche il periodo festivo di Ferragosto, e Alisa, l’azienda ligure sanitaria, ha rinnovato alle strutture della regione le raccomandazioni per mitigare gli effetti del caldo sulla popolazione suscettibile, anziani in particolare. Decine, infatti, le richieste di intervento per disidratazione e svenimenti causati dal caldo, cui si aggiungono patologie respiratorie coincidenti, in alcuni casi, con un rialzo dei casi di covid-19. Nessun allarme, sottolineano da Alisa, ma massima attenzione per tutelare le fasce più fragili.
Proprio per i periodi caratterizzati dalle ondate di calore Regione e Comune hanno messo a punto un “piano caldo” per garantire il sostegno alle fascia di popolazione più fragili, con il numero verde regionale, InformAnziani 800 593 235, valido su tutto il territorio e attivo 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20 per la consegna dei farmaci o della spesa a domicilio. A svolgere il servizio sono i custodi sociali, circa 140 in tutta la Liguria di cui la metà a Genova, cui si affiancano anche i volontari per il monitoraggio telefonico e per un servizio di compagnia telefonica. Regione Liguria ha inoltre stanziato ulteriori 450mila euro a favore della Cooperativa sociale Agorà come capofila dell’associazione temporanea di scopo, impegnata fino a oggi in queste attività.
Con il nuovo innalzamento delle temperature, Regione Liguria e Alisa ricordano tutte le misure di prevenzione legate alle ondate di calore, in particolare per i più piccoli.
“In questo periodo dell’anno – spiega Angelo Gratarola assessore alla Sanità di Regione Liguria – è bene che le persone più fragili, particolarmente esposte alle ondate di calore, adottino i corretti comportamenti. Anche i bambini sono esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e di disidratazione, per cui occorre proteggerli sia se si trovano all’aria aperta, sia a casa o in ambienti chiusi”.
È ai più piccoli che rivolge l’attenzione Ernesto Palummeri, coordinatore Centro di riferimento per le ondate di calore di Alisa: “I bambini fino ai sei anni rientrano a tutti gli effetti nelle categorie di persone esposte al rischio delle ondate di calore. Anche se, rispetto agli anziani, sono molto più rari i casi gravi per le conseguenze del caldo, è sempre opportuno seguire i consigli degli esperti, in particolare evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde e il rischio disidratazione, bevendo acqua e con una corretta alimentazione”.
La Asl3 genovese ha pubblicato è diffuso un elenco dei comportamenti da tenere e misure di prevenzione. Lorella Mazzarello, Direttore della S.C. Neonatologia Asl3, sottolinea che è importante “vestire i bambini in maniera leggera, evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde, proteggere la testa con un cappellino, applicare creme solari ad alta protezione, idratarli adeguatamente e spesso, assumere pasti leggeri, evitare l’attività fisica nelle ore più calde, controllare sempre la sudorazione del bambino e, nel caso sia eccessiva, detergere la cute con un panno umido o rinfrescarli con una doccia. Si tratta solo di alcune semplici indicazioni, dettate dal buon senso, che possono scongiurare l’insorgenza di colpi di calore, non infrequenti nella popolazione infantile. Ricordo infine – conclude Mazzarello – di prestare particolare attenzione ai bimbi sotto i sei mesi, che non devono mai essere esposti ai raggi del sole diretti, e in presenza di patologie e problemi di salute”.