Progressi

Costretta a casa da grave patologia, a 9 anni ritrova la scuola e nuovi amici: raggio di sole tra tante difficoltà

La storia arriva da Albenga: non poteva accedere allo scuolabus e il padre non poteva accompagnarla. Servizi sociali, Anteas e scuola lo hanno reso possibile dopo 3 anni

Generico giugno 2023

Albenga. Ha trovato tanti nuovi amici, piccoli e grandi, e finalmente inizia ad aprire gli occhi, attenta e curiosa dei suoni e dei colori che la circondano. 

È la storia di una bambina di 9 anni, residente nel comprensorio di Albenga, sofferente dalla nascita di una grave patologia e che per anni non ha frequentato, suo malgrado, la scuola. 

Ma da qualche mese, grazie alla collaborazione fra l’Ufficio dei servizi sociali comunali, l’Istituto Comprensivo Albenga II e l’associazione Anteas, è stato finalmente possibile assicurarle, ogni settimana, l’accompagnamento alla scuola di Cisano sul Neva dove trascorre un’ora a contatto con altri bambini. 

Provvidenziale il servizio garantito dall’auto (un Doblò Fiat) dell’Anteas, associazione di volontariato socio-solidale, presente anche ad Albenga. La bambina infatti, come sottolineato nella richiesta di aiuto, a causa della sua grave disabilità non poteva accedere allo scuolabus e il padre, l’unico familiare munito di patente, al mattino è sempre impegnato al lavoro. Una situazione difficile, che durava da quasi tre anni e che finalmente si è risolta.

La richiesta rivolta all’Anteas (associazione che solitamente si occupa di venire incontro alle esigenze di persone anziane bisognose di aiuto, con una media di oltre 300 viaggi e migliaia di chilometri percorsi ogni anno nel solo comprensorio ingauno), è stata subito accolta e i primi risultati sono molto confortanti. 

In una lettera di ringraziamento, l’incaricata per l’inclusione scolastica dell’Istituto Comprensivo Albenga II ha sottolineato tra l’altro come “grazie a laboratori pensati ad hoc per lei dalle docenti e all’inserimento in un piccolo gruppo, la bambina ha iniziato a creare una relazione con i compagni”. 

“Inoltre sta iniziando ad assumere una posizione corretta quando la si dispone per il lavoro a tavolino e, poco alla volta, riesce a passarsi un oggetto da una mano all’altra. Sono progressi incredibili, pensando alla grave patologia che l’affligge”. 

Parole che sono il miglior riconoscimento al nostro impegno e a quello dell’équipe multidisciplinare (Asl, scuola e servizi sociali) che si occupa da tempo del caso della bambina”, hanno fatto sapere da Anteas. All’iniziativa partecipa anche l’associazione “La cura di Agnese”, che ogni settimana si fa carico della sua riabilitazione domiciliare. 

La speranza, da parte di tutti, è che l’esperienza possa proseguire, valutando anche la possibilità di incrementare gli incontri settimanali della bambina con i suoi nuovi amici.

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