Inclusione sociale

Auto adattate all’Unità Spinale del Santa Corona: ecco come i pazienti possono riprendere a guidare

I dispositivi per autoveicoli più all'avanguardia per per la riacquisizione della patente

Pietra Ligure. Incontro di grande rilevanza per i clinici e i pazienti dell’Unità Spinale Unipolare dell’ospedale Santa Corona.

Tecnici del settore hanno fatto visita al Reparto per illustrare i dispositivi adattivi per autoveicoli più all’avanguardia attualmente disponibili sul mercato. La presentazione ha consentito ai clinici di acquisire una conoscenza più approfondita delle soluzioni tecnologiche più recenti da proporre ai propri pazienti all’interno del percorso per la riacquisizione della patente di guida.

Uno dei momenti salienti dell’incontro è stata la dimostrazione pratica di un’auto equipaggiata con numerosi dispositivi adattivi che ha permesso, sia agli operatori sanitari che ai pazienti, di comprendere appieno le potenzialità di queste tecnologie. Alla presentazione erano presenti tutte le figure dello staff: fisiatri, fisioterapisti, psicologi, assistenti sociali, ingegneri oltre ai medici e infermieri.

“Abbiamo deciso di coinvolgere tutte le figure professionali che lavorano nella struttura per avviare un confronto multidisciplinare su tutte le novità relative agli adattamenti per l’autonomia alla guida e per l’ingresso in auto sia di persone paraplegiche che tetraplegiche” spiega Antonino Massone, direttore dell’Unità Spinale di Pietra Ligure.

“Il confronto tra i nostri professionisti e gli specialisti in auto adattate ha favorito un dialogo costruttivo e una condivisione di conoscenze fondamentali per un utilizzo sempre più efficace degli adattamenti”.

“L’incontro di ieri ha dunque fornito una grande opportunità per i professionisti di rimanere aggiornati sulle ultime proposte in termini di dispositivi adattivi per gli autoveicoli, al fine di migliorare l‘autonomia e le possibilità di inclusione sociale dei pazienti”.

“L’Unità Spinale è da sempre impegnata nel fornire la migliore e più completa assistenza possibile ai pazienti con lesione midollare: l’incontro ha permesso di approfondire un tema fondamentale per la loro inclusione di queste persone” conclude Massone.

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