Punto di vista

Termovalorizzatore in Valbormida, d’accordo il sindaco di Carcare: “Porterebbe ad una diminuzione della Tari”

"La convenzione potrebbe portare anche ad un risparmio in bolletta e ad un aumento dell'occupazione"

christian de vecchi

Carcare. È tornata in auge in questi giorni l’ipotesi di costruire un termovalorizzatore in Valbormida, probabilmente sul territorio di Cairo Montenotte, sopra l’Italiana Coke. Un’ipotesi che il sindaco di Carcare, Christian De Vecchi non esclude a priori, anzi: “Porterebbe ad una diminuzione della Tari”, sottolinea.

“Pensando al passato – afferma – capisco che in Valbormida ci sia un sentimento di paura dei cittadini verso l’insediamento di impianti che trattano ‘il rifiuto’ domestico. Ma è ineluttabile che produciamo dei rifiuti domestici e che questi devono essere da qualche parte e in qualche modo trattati”.

“Si tratta di elaborare un patto amministrativo che ha come attori protagonisti i Comuni del comprensorio, gli enti superiori e i soggetti attuatori (imprenditori del settore) dell’impianto siglando una convenzione che porterà delle oggettive compensazioni sul territorio. Convezione per la quale si può prendere spunto da quelle stipulate per impianti simili in altre realtà comprensoriali italiane o dell’Unione Europea”.

Per quanto riguarda la quota indifferenziata del rifiuto domestico, “tale rifiuto oggi è trattato per i 69 comuni della provincia di Savona  in regime di monopolio dall’unica discarica presente sul territorio provinciale a Vado ed ha per tutti i comuni un costo a tonnellata conferita che non ha prezzi concorrenti – spiega il sindaco – La convenzione per un termovalorizzatore, invece, dovrebbe compensare al territorio ospitante un costo molto basso a tonnellata per il rifiuto conferito che, per ogni Comune significa una tributo Tari in bolletta al cittadino più basso”

“Inoltre – prosegue De Vecchi – il termovalorizzatore produrrà energia elettrica o calore per impianti di riscaldamento, queste due entità possono essere prodotte sia per il cittadino sia per le aziende sul territorio. Ci sarebbe quindi un risparmio anche per l’energia elettrica pubblica o/e quella per le aziende attive e quelle che si insedieranno in futuro”.

“Ovviamente – evidenzia – nella convenzione ci dovranno essere tutte le garanzie del caso per ovviare al superamento del saldo negativo con l’ambiente storico e il superamento dei sentimenti reali e culturali dettati dalla paura, garantendo l’efficienza dell’impianto e i controlli”.

“Infine – conclude il primo cittadino – la convenzione dovrebbe compensare al territorio ospitante il termovalorizzatore una filiera professionale in termini sia occupazionali che di appalti alle aziende del territorio (che ovviamente risponderanno ai requisiti necessari)”.

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