Cordoglio

Duomo gremito per l’ultimo saluto a Zanatta e Santangelo, il vescovo: “Perdonate. E il bene ricevuto non vada perduto” fotogallery

Lo scorso weekend la tragedia. Il vescovo: "Vogliamo amare, ma non siamo capaci di lasciare la libertà a chi se ne vuole andare. Possiamo solo invocare la misericordia"

Funerale Zanatta e Santangelo

Savona. Duomo di Savona gremito per per l’ultimo saluto oggi pomeriggio a Nadia Zanatta e Antonino Santangelo.

A celebrare la messa il vescovo Calogero Marino: “Non vi conosco ancora ma vi ringrazio molto per la possibilità che ci date di pregare insieme a voi”, ha detto rivolgendosi ai figli della coppia. “Preghiamo per entrambi, soprattutto per Antonino. Siamo fatti per la luce ma delle volte il male ci travolge. Vogliamo amare, ma non siamo capaci di lasciare andare e di lasciare la libertà a chi se ne vuole andare. Di fronte a questo possiamo solo invocare la misericordia. A voi figli dico – conclude con un appello – custodite nel cuore l’amore che avere ricevuto dai vostri genitori. Fate memoria del bene ricevuto, non dimenticatelo mai e cercate di perdonare entrambi e di accogliere anche papà Antonino. Che nulla vada perduto del bene ricevuto. Che tutto sia perdonato”.

Ha preso poi parola il figlio Alessio: “Se non avessi avuto mio fratello Diego sarei venuto con voi, mamma e papà. Senza mia madre mi sento perso, mio padre ha avuto una vita difficile che non si meritava. Nell’ultimo anno della sua vita la depressione lo ha divorato. Non riesco a perdonarlo per quello che ha fatto a noi, a mia nonna, a tutti, ma per mio padre provo pena non rabbia. È stato sempre un padre gentile. Vi porterò sempre nel mio cuore, vi amo più della mia stessa vita. Addio mamma, addio papà. Aspettateci”.

Presente una rappresentanza dell’amministrazione comunale con il sindaco Marco Russo e gli assessori Nicoletta Negro, Barbara Pasquali.

La tragedia si è consumanta lo scorso weekend quando Santangelo ha prima ucciso la coniuge, dalla quale stava per separarsi per volontà di lei, e poi si è tolto la vita lanciandosi dal quinto piano della palazzina. Nadia aveva l’intenzione di porre fine al matrimonio, una scelta molto probabilmente non condivisa dal marito che è stato l’autore di quello che pare essere un tragico femminicidio che lo ha spinto poi a togliersi la vita, lasciando sul tavolo della cucina un biglietto di addio ai due figli: “Raggiungo la mamma in cielo”, ha scritto prima di lanciarsi nel vuoto.

Sulla scena del crimine, erano subito giunti i militi della Croce Bianca di Savona, il medico del 118, due pattuglie della squadra mobile di Savona, il dirigente Vito Innamorato, il medico legale e la polizia scientifica.

In segno di lutto per l’accaduto, il Comune di Savona, di cui Zanatta era dipendente, ha esposto la bandiera a mezz’asta e, d’intesa con tutti i capogruppo in Consiglio, ha sospeso l’attività istituzionale nella giornata del 4 luglio. Il giorno successivo il consiglio comunale ha aperto la seduta con un minuto di silenzio in ricordo della tragedia.

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