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Scuola, l’assessore Cavo: “Semplificare il tracciamento”. Sanna (Pd): “Serve nuova procedura”

Quarantene, tracciamento e tamponi nel mondo della scuola: "Una matassa da sbrogliare..."

Liguria. “Non solo genitori e insegnanti, ma anche e soprattutto le Regioni chiedono al Governo di semplificare le procedure relative alle quarantene, al tracciamento e ai tamponi nel mondo della scuola”. A dirlo l’assessore regionale Ilaria Cavo.

E continua sottolineando che “bisogna cambiare l’impostazione fornita nell’ultimo decreto, e cercare di semplificare il più possibile, proprio a partire dal meccanismo a monte. Si tratta infatti di un meccanismo complesso, con regole che si differenziano tra scuole materne, medie e superiori. Le Regioni, in primis, hanno quindi chiesto di semplificare e ci auguriamo che arrivi una risposta dal Governo il prima possibile”.

Poi l’assessore Cavo continua: “Solo riducendo e semplificando, per esempio la necessità di fare tamponi, si andrebbero ad agevolare Regione, scuole e famiglie. Tuttavia, in questo contesto, quello che Regione Liguria ha cercato di fare è offrire un circuito di tamponi gratuiti, il più vasto possibile, effettuabili presso Asl, farmacie e centri privati”.

E conclude: “Ma il punto è proprio il numero di tamponi che il decreto sta imponendo, per questo ribadisco l’importanza di ridurre la necessità di tracciamento“.

“Il tracciamento nelle scuole è ormai in tilt da settimane, bisogna mettere in campo, al più presto, delle azioni per rafforzare il sistema e semplificare le procedure di trasmissione dei dati delle classi, con alunni positivi, per dare effettivamente la possibilità agli studenti di accedere ai tamponi gratuiti” dichiara il consigliere del Partito Democratico Armando Sanna, che presenterà un’interrogazione in Consiglio regionale.

“L’annuncio della procedura semplificata da parte della Regione Liguria, per permettere agli studenti di avere il tampone gratuito in caso di positivi in classe, non corrisponde nella pratica a una risposta effettiva e attuabile nei tempi necessari per migliorare il tracciamento nelle scuole”.

“L’intasamento delle aziende sanitarie locali e la scarsità cronica di risorse umane impiegate, rende ancora più complicata la vita a scuola a docenti, presidi, studenti e famiglie”.

“Non è pensabile che una lacuna del nostro sistema sanitario locale venga colmato dalla disponibilità economica o meno di una famiglia di pagare i tamponi per garantire la formazione ai propri figli”, conclude Sanna.

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