Vado Ligure-Quiliano. E’ stata apposta questa mattina alla rampa d’ingresso alla stazione ferroviaria Quiliano-Vado Ligure una targa in memoria dei due giovani curdi, Rasti Mahmood Waisi e Bahroz Ismael Rasul, vittime della tragedia dello scorso anno a Quiliano. I due ragazzi fuggivano, come troppi altri, da una vita impossibile. La Francia era la loro meta ma il destino di un urto fatale ha fermato tutte le loro speranze e tutti i loro sogni.
A un anno esatto da quella tragedia, le amministrazioni comunali di Vado Ligure e Quiliano hanno voluto commemorare i due ventenni e, con loro, tutti quelli che devono fuggire dai loro paesi.
“Avremmo voluto farlo anche prima ma abbiamo dovuto chiedere i permessi alle famiglie che abbiamo contattato tramite l’ambasciata”, dice il vice sindaco di Quiliano e neo consigliere provinciale Nadia Ottonello. “E’ un monito per tutti, per ricordare che le speranze dei giovani finiscono purtroppo spesso in maniera tragica“, aggiunge Ottonello.
Fatti che riguardano tutta la comunità: “Siamo tutti coinvolti anche se facciamo finta di niente – puntualizza -. Ci sembra che sia giusto non nasconderci dietro queste cose qua anche se il valore è simbolico. E’ un modo per poter rispettare la memoria di questi due ragazzi“.
E ricorda il gesto compiuto lo scorso anno: “Quando c’era stata la tragedia abbiamo organizzato insieme alle associazioni una raccolta fondi, dimostrando una solidarietà emotiva ma anche tangibile”.
I giovani, un gruppo, erano provenienti da Lecce, e dopo lo sbarco in Puglia erano stati trasportati a Savona e qui abbandonati. Il loro obiettivo era raggiungere la Francia, ma nessuno di loro parla italiano o ha la minima conoscenza della geografia della zona. Chi li ha portati fino a Savona ha dato loro una sola indicazione: “Seguite i binari”. E così hanno fatto, mettendosi in cammino di notte.