Attacco

Incubo liste d’attesa, Ciangherotti: “Dalla Liguria al Piemonte per una cataratta. Vergognoso”

Il consigliere ingauno riporta l’episodio di un paziente costretto a oltrepassare i confini regionali per un intervento programmato da un anno e mezzo

Ciangherotti Toti Ciangherotti

Albenga. “Mentre l’assessore alla Sanità ligure Giovanni Toti continua a parlare di futuri investimenti senza chiarire come intende risolvere concretamente il drammatico e sempre più attuale problema delle liste d’attesa, c’è chi dalla Liguria è costretto a recarsi in Piemonte per un intervento di cataratta atteso da un anno e mezzo”. A parlare è il consigliere comunale e provinciale albenganese Eraldo Ciangherotti.

Spiega l’esponente forzista: “Posso solo condividere la rabbia e la delusione di quel paziente che è stato rispedito a casa nonostante un intervento di cataratta programmato da tempo. E nella stessa condizione si ritrovano oggi migliaia di cittadini che devono fare i conti con la sospensione di alcuni interventi a causa della pandemia. Le sale operatorie, che dall’ottobre del 2020, in piena ondata Covid, lavoravano senza interruzione, sono state bloccate proprio mentre stavano smaltendo le liste. I primi ad essere colpiti dal provvedimento posto in essere da Asl2 sono stati quei pazienti, con cartelle già pronte, a cui è stato rinviato l’intervento a data da destinarsi. Un’assurdità”.

“La fuga dei pazienti liguri fuori regione è una tragica realtà a cui la giunta regionale guidata da Toti e Asl2 non hanno ancora saputo dare delle risposte – prosegue Ciangherotti -. È vergognoso che un cittadino sia costretto a sconfinare per abbattere le liste di attesa e sottoporsi immediatamente ad un intervento tanto di routine quanto importante nella quotidianità di un singolo individuo”.

Secondo il consigliere ingauno, inoltre, ci sarebbe un ulteriore effetto negativo: “L’altra beffa è tutta per noi, ovvero per il sistema sanitario regionale – sottolinea ancora Ciangherotti -, costretto a pagare il D.R.G. in Piemonte ad un prezzo sicuramente più elevato rispetto a quello sarebbe avvenuto se la prestazione sanitaria fosse stata effettuata in Liguria”.

“Il piano Restart e gli investimenti milionari annunciati dall’assessore Toti per potenziare la sanità ligure sono solo l’ennesimo slogan per tenere buoni giornali e opinione pubblica – conclude il consigliere provinciale -. L’unica realtà toccata con mano ogni giorno dai cittadini è quella di una sanità sempre più allo sbando e dimenticata da chi dovrebbe prendersene cura. E ad Albenga, purtroppo, ne sappiamo qualcosa”.

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