Preso

Borghetto, nasconde 50mila euro di coca sotto il sedile dell’auto: pusher arrestato dopo inseguimento

Prosegue l’attività di controllo del territorio che ha già fatto registrare in settimana diversi rilevanti sequestri di droga a carico di cittadini italiani e stranieri

Arresto Carabinieri Borghetto Pusher

Borghetto Santo Spirito. Nascondeva oltre mezzo chilo di cocaina pura sotto il sedile dell’auto su cui viaggiava il 30enne marocchino, E.K.T., arrestato dai carabinieri della compagnia di Albenga e dai loro colleghi della stazione di Borghetto la scorsa notte. Il fermo è avvenuto nell’ambito dei consueti servizi antidroga pianificati sul territorio e a conclusione di una rapida indagine.

I militari hanno notato che lo straniero, privo di permesso di soggiorno, si aggirava sul territorio cittadini cambiando spesso il suo mezzo di trasporto nell’arco della stessa serata, passando da un’auto ad uno scooter e viceversa.

I carabinieri, insospettiti dal suo atteggiamento, hanno atteso l’ultimo cambio di veicolo e quindi hanno proceduto a bloccarlo, con il rinforzo di una seconda pattuglia, chiudendolo in una strada secondaria della zona urbana. Il nordafricano ha tentato la fuga (evidentemente per sottrarsi al controllo) ma i carabinieri lo hanno comunque afferrato prima che si dileguasse.

L’accurata perquisizione del mezzo ha permesso di rinvenire, in un vano ricavato sotto il sedile del guidatore, un pacchetto contenente la droga: oltre mezzo chilogrammo di cocaina pura. A questo punto intorno ai suoi polsi sono scattate le manette. La droga ed i due mezzi, utilizzati per il trasporto la consegna ai “clienti” dello stupefacente, sono stati sequestrati. Il giro d’affari avrebbe fatto fruttare all’incauto pusher ben 50 mila euro.

Controlli Carabinieri Borghetto

Prosegue, intanto, l’attività di controllo del territorio che ha già fatto registrare in settimana diversi rilevanti sequestri di droga a carico di cittadini italiani e stranieri. Segno evidente che per limitare il rischio di essere controllati dalle numerose pattuglie delle forze dell’ordine impegnate nei controlli per il contenimento del virus i malintenzionati decidono di effettuare approvvigionamenti maggiori e meno viaggi.

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