Savona. E’ stata archiviata l’indagine che il sostituto procuratore Chiara Venturi aveva aperto sull’incendio divampato nella notte del 30 ottobre scorso nel terminal auto del porto di Savona e che aveva coinvolto circa 1000 veicoli tra cui anche una cinquantina di Maserati. Gli accertamenti svolti dagli inquirenti nei mesi scorsi hanno infatti stabilito che si è trattato di un fatto accidentale.
Scartata l’ipotesi del rogo doloso, la Procura ha escluso anche che potessero esserci delle responsabilità di natura colposa per l’accaduto. Ad originare le fiamme, probabilmente, è stata la presenza di acqua nel piazzale, che risultava parzialmente allagato dalle onde della forte mareggiata, che hanno fatto esplodere alcune batterie delle auto innescando l’incendio.
A domare l’incendio, non senza fatica, erano stati i vigili del fuoco di Savona che erano intervenuti intorno all’1,40 quando erano coinvolte circa una cinquantina di Maserati. Spento quel rogo, i pompieri ne avevano visto scoppiare un altro, circa duecento metri più in là, in un altro piazzale dove erano stoccate altre le vetture.
Nel secondo incendio c’erano circa 700-1000 veicoli coinvolti di cui molti spostati dalla forza dell’acqua. Le operazioni erano state rese difficili anche da alcuni allagamenti e dal fatto che i vigili del fuoco, nelle stesse ore, erano impegnati in decine di altri interventi in tutta la provincia.
Al terminal auto avevano lavorato due squadre dei vigili del fuoco di Savona, una di Varazze con autobotte, carro schiuma e carro autoprotettori, oltre ad un mezzo arrivato dal Panero di Villanova D’Albenga.