La petizione

Salvare i pini di corso Tardy e Benech: raccolta firme a Savona

"Il Comune non ha i soldi però 450 mila euro per abbattere i nostri alberi li trova..."

corso tardy e benech

Savona. “Non tagliate gli alberi”. E’ il titolo della petizione in atto sulla questione dei pini di Corso Tardy & Benech, con il via ad una raccolta firme nelle attività della zona contro il progetto di abbattimento e per spingere il Comune di Savona ad una soluzione alternativa: “Basta prendere esempio da altri comuni e in particolare Albenga, dove in via Einaudi è stato realizzato un progetto di pavimentazione che consente la percolazione di acqua nel sottosuolo e lo scambio gassoso tra radici ed atmosfera, cosicché le radici non siano costrette a salire in superficie per effettuare queste loro vitali funzioni…Intervento che, oltre ai vantaggi connessi al non abbattere i pini, dovrebbe portare addirittura ad un risparmio (nel caso di Albenga, per 42 pini marittimi, il costo dell’intervento di modifica della pavimentazione è costato 230.000 euro contro i 450.000 preventivati dal Comune di Savona per l’abbattimento)” spiegano dal gruppo savonese che ha promosso la raccolta firme.

Nel testo della petizione i motivi dell’iniziativa: “Gli alberi sono filtri per l’aria che respiriamo, assorbono CO2 (anidride carbonica) e producono O2 (ossigeno). Un albero adulto, di dieci/quindici metri d’altezza, assorbe circa 10 kg di CO2 ogni ora e rilascia nell’atmosfera 6 kg di O2 ogni giorno, rivestendo così un ruolo da protagonista nella lotta ai gas serra – si legge nella petizione -. Gli alberi trattengono, tramite la superficie dell’intera pianta, grandi quantità di particolato, ovvero quelle polveri ultra sottili che noi uomini disperdiamo nell’atmosfera a nostro stesso discapito…e noi savonesi dovremmo sapere quanto questo particolato sia pericoloso per la nostra salute! Gli alberi fungono da mitigatori del clima urbano”.

“Gli alberi preservano la salute acustica: dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità informano che l’inquinamento acustico sia tra i fattori ambientali a maggior impatto sulla salute umana (malattie cardiovascolari, alterazione delle funzioni base di importanti organi interni, disturbi cronici del sonno). Il Parlamento Europeo sta vagliando varie strategie per arginare il problema, tra cui la realizzazione di barriere fonoassorbenti costituite (indovinate un po’?!) da alberi: e noi savonesi che si fa? Si abbattono barriere di alberi già esistenti!”.

“Gli alberi in città hanno addirittura una funzione economica! Essi infatti aumentano sensibilmente il valore di mercato degli immobili ed esercizi commerciale siti nelle loro vicinanze!”.

“Gli alberi migliorano la qualità del vivere umano! La loro capacità di influenzare il nostro benessere psico-fisico-emotivo è stata di recente oggetto di studi scientifici e i risultati sono stati evidenti e misurabili secondo parametri fisiologici: diminuzione dello stress, aumento della concentrazione, maggior rapidità di guarigione dalle malattie. Per motivi prettamente economici molti nuovi ospedali nei paesi del Nord Europa sono stati realizzati con spazi riservati agli alberi, poiché i malati che trascorrono la degenza in camere che si affacciano sul verde fanno minor uso di analgesici e vengono dimessi in tempi più brevi rispetto a chi può osservare solo edifici e spazi artificiali”.

“Il Comune di Savona sta vivendo un momento di dissesto finanziario, il sindaco parla di difficoltà di bilancio, i musei chiudono, le tariffe degli asili nido aumentano, ma si decide di investire 450.000 euro in un intervento non solo evitabile, ma soprattutto profondamente dannoso!” concludono i promotori della petizione.

Le attività in Corso Tardy & Benech che ospitano la raccolta firme sono: il Bar Jimmy, la gastronomia via De Amicis, la parrucchiera di via De Amicis, il giornalaio di via Calamaro, la caffetteria “Gio”, l’esercizio “Cappelli” e il negozio di riparazioni per telefoni.

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