I retroscena

Funzionari pubblici in manette: per ogni “favore” ricevevano un regalo o un vantaggio economico

L'indagine è partita grazie ad un'intercettazione: indagando su un traffico di droga i poliziotti hanno scoperto una serie di irregolarità e condotte illecite

Procura Savona

Savona. Ha preso il via da un’indagine intorno ad un presunto traffico di sostanze stupefacenti l’operazione della polizia di Stato che, questa mattina, ha portato all’arresto di tre pubblici ufficiali, il poliziotto Roberto Tesio, un ex ispettore della squadra mobile attualmente in servizio all’ufficio Tecnico e logistico della Questura, e due funzionari del ministero dell’interno, Andrea Santonastaso e Carlo Della Vecchia, in servizio presso la Prefettura di Savona. Per tutti e tre le accuse, in concorso e a vario titolo, sono di corruzione, peculato, truffa aggravata ai danni dello Stato, rivelazione di segreti d’ufficio, falso, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e della prostituzione.

Da alcune intercettazioni effettuate dagli investigatori, infatti, sarebbe emerso che il 31enne albanese Antonjel Dibra, regolare sul territorio nazionale, e Tesio avrebbero messo in piedi un giro per “mercanteggiare” dei permessi di soggiorno. Nel business sarebbe poi entrato anche il 50enne marocchino Aadel Salah, regolare sul territorio nazionale e residente a Savona.

Secondo la tesi del pm Chiara Venturi (che ha coordinato l’inchiesta), gli indagati avrebbero fatto in modo che i cittadini stranieri che avevano bisogno di essere regolarizzati riuscissero ad ottenere permessi di soggiorno attraverso matrimoni combinati (due i casi documentati) oppure tramite falsi contratti lavoro. Tutto questo dietro il pagamento, da parte degli stranieri, di una somma di denaro.

Le indagini avrebbero rivelato che i favori riguardavano pratiche di ogni genere: dalle quelle relative alle patenti e ai passaporti, al rilascio del porto d’armi, ma anche la riduzione dei giorni di sospensione delle patenti o l’aggiunta di nomi sui certificati.

In cambio del buon esito delle diverse pratiche i pubblici ufficiali avrebbero ottenuto “regali” e vantaggi economici. In particolare avrebbero “approfittato” della professione del beneficiario del favore per avere in cambio, per esempio, vestiti, schede telefoniche, cene, assunzioni di persone amiche, visite mediche, esami diagnostici e spese gratis presso esercizi commerciali.

Nel corso dell’indagine, iniziata a dicembre 2015, sarebbe poi emerso che per riuscire a compiere gli atti illeciti gli indagati si avvalevano dell’aiuto dei funzionari della Prefettura. Allargando l’indagine anche al Palazzo del Governo, quindi, sarebbe stato appurato che i funzionari indagati avevano l’abitudine di fare favori in cambio di regalie – questa la tesi degli inquirenti – quasi a cadenza quotidiana.

Secondo le contestazioni, Santonastaso non solo avrebbe approfittato del suo ruolo di viceprefetto ma anche di quello di commissario prefettizio del Comune di Spotorno per commettere atti di corruzione e favoreggiamento. Per gli inquirenti, anche Della Vecchia si sarebbe reso protagonista di episodi di corruzione visto che, in cambio di utilità, avrebbe prodotto o almeno tentato di produrre atti giudicati dalla procura palesemente illegittimi.

Per quanto riguarda l’ispettore Tesio, secondo gli investigatori, avrebbe aiutato la 49enne Graziella Di Salvo a favorire l’attività di alcune squillo. Per l’accusa, infatti, avrebbe aiutato ad affittare una casa di proprietà della donna nelle quali due ragazze si prostituivano. Proprio in questo ambito gli viene contestato il reato di truffa ai danni dello Stato: secondo quanto emerso dalle indagini, mentre doveva essere sul posto di lavoro in Questura, Tesio si occupava di altro, come appunto di gestire i contratti di locazione delle case e di fornire ad amici informazioni relative, ad esempio, ad eventuali procedimenti investigativi.  “Fughe di notizie” che, ovviamente, sono da considerarsi come rivelazioni di segreti d’ufficio.

Nello specifico a Roberto Tesio sono contrestati i reati di corruzione, favoreggiamento immigrazione clandestina, rivelazione di segreti d’ufficio, favoreggiamento della prostituzione e truffa ai danni dello Stato; Aadel Salah invece è accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e corruzione; Andrea Santonastaso di corruzione (tentata e consumata) e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; Roberto Della Vecchia di corruzione, peculato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; Antonjel Dibra di corruzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; Graziella Di Salvo di favoreggiamento della prostituzione.

Santonastaso, Della Vecchia, Dibra e Di Salvo si trovano agli arresti domiciliari, mentre Tesio e Salah sono stati colpiti da un ordine di custodia cautelare in carcere.

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