Liguria. “Da oggi c’è uno strumento in più sulla strada di una verità definitiva, come giustamente chiedono e pretendono tutti quelli che, come noi, si sono sentiti profondamente offesi dalle presunte, gravissime, frasi omofobe incriminate”. Così i portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria commentano la notizia dell’apertura di un’inchiesta penale da parte della magistratura sul caso De Paoli.
“Seguiremo con molta attenzione lo sviluppo delle indagini, che riteniamo un atto doveroso – proseguono i portavoce pentastellati – ma proseguiremo, come abbiamo sempre fatto, la nostra battaglia in Regione per fare luce su quanto è accaduto realmente quel giorno”.
“Come MoVimento 5 Stelle, chiederemo un impegno attraverso un ordine del giorno per dire No all’omofobia in ogni sua forma, affinché non si verifichino altri casi De Paoli. Questo è il nostro modo di far politica, non la via strumentale e mediatica scelta dal duo Paita-Pastorino che forzavano un articolo del regolamento di fatto inapplicabile alla situazione”.
“Alla luce anche di questi ultimi sviluppi – conclude il Gruppo M5S in Regione – rinnoviamo l’invito a De Paoli a dimettersi dal proprio incarico, in segno di rispetto nei confronti delle istituzioni e di tutti i cittadini che rappresenta, senza distinzioni di genere”.
“Indagato non vuol dire certo colpevole visto che ci sono tre gradi di giudizio – è invece la difesa del presidente ligure Giovanni Toti – ma prendiamo atto dell’indagine sul consigliere De Paoli. Anzi, ci auguriamo che la magistratura possa approfondire e scoprire con i suoi poteri quanto accaduto quel pomeriggio, anche a tutela dello stesso indagato e non solo di chi ha presentato l’esposto. Restiamo comunque perplessi per gli strascichi di una vicenda che speravamo fosse chiusa, in ogni caso prenderemo atto delle conclusioni a cui si arriverà”.
“Sul caso De Paoli ci asteniamo dal commentare – fa sapere invece il Pd – com’è giusto che si faccia quando è in atto un’azione della magistratura. Ci compete invece il giudizio politico di una vicenda inqualificabile che ha gettato discredito sulle istituzioni. Per quanto tempo Toti potrà continuare a reggere nel recitare la parte delle tre scimmiette? Ribadiamo che il presidente del Consiglio regionale Bruzzone deve convocare l’ufficio di presidenza per una censura politica e i relativi provvedimenti conseguenti”.