Nuova polemica

Donna aggredita da cinghiali a Spotorno, Enpa: “Bisogna spiegare come comportarsi”

Gli animalisti: "Le istituzioni pubbliche competenti non hanno diffuso chiare istruzioni su come comportarsi in caso di incontro coi cinghiali"

Spotorno. Due foto che ritraggono una coppia di cinghiali vicinissimi all’Aurelia tra Noli e Spotorno. Un’immagine, scattata ieri sera da un nostro lettore, che conferma come, negli ultimi tempi, la presenza di questi animali poco distante dai centri abitati non sia più una rarità.

L’argomento cinghiali quest’estate è stato al centro di numerose polemiche: da una parte chi sostiene che siano pericolosi e che si debba intervenire, dall’altra chi (animalisti in primis) li ha difesi a spada tratta. E Spotorno è finita spesso al centro delle polemiche per la presenza costante di ungulati tra le case, ma non solo. Proprio ieri infatti si è diffusa la notizia di Susi Sbravati, moglie di Michele Sbravati responsabile del settore giovanile del Genoa, aggredita da un cinghiale nel tentativo di difendere il suo cane.

Un episodio che ha riacceso la querelle con l’Enpa che è intervenuta per lanciare qualche accusa verso le istituzioni pubbliche: “Di fronte all’increscioso episodio di Spotorno, dove una signora si è fatta molto male per difendere il suo cane attaccato da due cinghiali, nell’augurarle una pronta guarigione, i volontari della Protezione Animali savonese si chiedono se tutto ciò sarebbe accaduto se le istituzioni pubbliche competenti avessero subito diffuso, dopo il morto di Cefalù, chiare istruzioni su come comportarsi in caso di incontro con uno o più cinghiali”.

“Invece si continua con un’assurda caccia alle streghe da parte di esponenti istituzionali, politici ed associazioni di categoria; esempio lampante il recente caso del pensionato del frusinate, trovato morto dissanguato in un bosco attribuendone subito il decesso ad un attacco di cinghiali, risultato invece dall’autopsia colpito da tre fucilate; erano però subito partite le solite inutili richieste di sterminio dei cinghiali quale improbabile e addirittura controproducente soluzione del problema” dicono dall’associazione animalista.

“Nelle passate settimane l’Enpa, da sempre animata da spirito propositivo e di collaborazione, ha inviato alle Regioni un documento che sottolinea la necessità improcrastinabile di passare da una gestione venatoria fallimentare alla pianificazione e messa in opera di interventi facilmente realizzabili, efficaci e validi sotto il profilo scientifico: il divieto nazionale dei ripopolamenti venatori, controlli accurati sugli allevamenti (spesso sono abusivi), lo stop al commercio anche illecito della carne di cinghiale, censimenti statisticamente attendibili che permettano di inquadrare nelle sue reali dimensioni il fenomeno della presenza dei cinghiali sul territorio”.

“Vent’anni di abbattimenti non hanno prodotto alcun risultato se non quello di alimentare ulteriori campagne emergenziali basate sul nulla e di terrorizzare la popolazione su pericoli che spesso esistono soltanto nelle intenzioni di chi fomenta tali emergenze. Ed intanto a Savona, sostituendosi all’inerzia delle istituzioni, l’Enpa ha diffuso semplici suggerimenti su come comportarsi quando si incontrano i cinghiali” concludono dalla Protezione Animali.

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