Savona. Lunedì 10 e martedì 11 agosto saranno giornate caldissime, non solo dal punto di vista meteorologico, ma soprattutto dal punto di vista dello scottante progetto del deposito costiero di bitume nel porto di Savona, la cui realizzazione è diventata il caso politico dell’estate savonese, al centro di scontri incrociati e polemiche.
L’assessore regionale all’ambiente Giampedrone, ai microfoni di IVG.it, era stato molto chiaro: “Questa giunta si è trovata il progetto praticamente licenziato, non abbiamo intenzione modificare la nostra decisione perché questo ci porterebbe sicuramente a soccombere ad una eventuale richiesta danni milionaria da parte dell’azienda. Se qualcuno vuole stoppare o far ripartire l’iter sono Autorità Portuale e Comune di Savona”.
Lunedì proprio in via Fieschi si terrà il tavolo voluto dalla nuova amministrazione Toti con Comune, Provincia e Autorità Portuale per capire se gli enti hanno intenzione o meno di modificare le loro decisioni, mentre il giorno successivo, alle ore 15:00, si terrà il Consiglio comunale, aperto e monotematico, a cui parteciperanno l’azienda, l’Autorità Portuale e tutti i soggetti coinvolti nella pratica riguardante il nuovo progetto.
L’Autorità Portuale, nella figura del presidente Gianluigi Miazza, ha però voluto rispondere immediatamente alle dichiarazioni del neo assessore regionale all’ambiente: “Non credo ci siano le norme che prevedano da parte nostra la riapertura della procedura e in ogni caso non è nostra intenzione cambiare l’iter che la legge ha previsto, e che ha portato all’approvazione definitiva in attesa che il progetto diventi esecutivo e che si passi alle verifiche previste dall’autorizzazione stessa”.
A Savona era presente, per la seconda volta in due settimane, Francesco Giachino, il responsabile dell’azienda, che ha ribadito la volontà di realizzare l’impianto. “Siamo sempre stati aperti al dialogo, saremo presenti in Consiglio comunale e cercheremo di far capire anche ai cittadini che il nostro progetto rispetta le norme italiane e comunitarie: si tratta di un deposito costiero che opererà come altri nel Mediterraneo ma che sarà, come spiegato più volte, il più avanzato tecnologicamente in Italia e non solo”.
All’incontro era presente anche il comandante della Guardia Costiera di Savona, Vincenzo Vitale: “Noi abbiamo il compito di collaudare il deposito e di verificarne il corretto funzionamento giorno dopo giorno, anche perché questo è il nostro compito: garantire il rispetto delle norme del codice della navigazione”.