Cronaca

Park del San Martino, il gip dispone il sequestro dei “ceppi” della Sct di Alassio che opera anche a Savona e Pietra

ganasce auto ruote

Alassio. Nuovi guai per l’azienda alassina Sct, Sistemi Controllo Traffico, che gestisce la viabilità e i parcheggi degli ospedali di Savona, Pietra Ligure e Albenga e del San Martino di Genova. La società, che nelle scorse settimane era finita al centro di un’inchiesta della procura di Genova proprio per la gestione dei park del nosocomio genovese, adesso si è vista sequestrare dal gip Silvia Carpanini le ganasce usate dalla società per bloccare le auto all’interno del San Martino.

Secondo il giudice, che ha accolto la richiesta del pm Alberto Landolfi, la società metterebbe in atto una “usurpazione delle funzioni pubbliche”. L’area in questione, secondo il gip è pubblica e dunque dovrebbe essere soggetta alle norme del codice della strada. E’ stato posto sotto sequestro anche il carro attrezzi della società. Nell’inchiesta sono indagate numerose persone, tra cui un dirigente della società e uno dell’ospedale San Martino. Il reato che gli contesta il pm è quello di estorsione.

Dopo la notizia dell’indagine dei magistrati genovesi il direttore dell’azienda Paolo Zanatta si era difeso spiegando che “quello dei ceppi non è certo un sistema per far cassa, ma è il modo studiato insieme alla direzione ospedaliera per garantire la sicurezza del nosocomio”.

“Non è vero che mettiamo i ceppi a tutte le auto fuori dai segni dei parcheggi ma solo alle macchine parcheggiate in aree riservate, come i posti per disabili, ambulanze o dializzati o sugli attraversamenti pedonali, perché questo tipo di parcheggi può creare un serio problema alla sicurezza dell’ospedale. Basti ricordare che 5 anni fa un uomo rimase sotto un camion in slalom tra le auto in sosta” aveva aggiunto Zanatta.

Quando la Sct vinse il bando e ricevette nel 2009 l’incarico di ridisegnare e gestire viabilità e parcheggi del nosocomio più grande della città i ceppi non erano contemplati: “In un primo tempo era prevista solo la rimozione tramite il carro attrezzi, un sistema più costoso per azienda e utenti, e forse ancora più odioso in quanto il rischio di arrecare qualche danno alle auto è concreto” aveva spiegato il direttore di Sct. Così nel 2011 viene approvato un nuovo regolamento che prevede le “ganasce”.

Sicuramente è un “sistema molto fastidioso – riconosce Zanatta – ma proprio per questo è un deterrente. Basti pensare che all’ospedale San Paolo di Savona l’utilizzo dei ceppi è stato deliberato da circa 8 mesi e ancora non ne abbiamo messo nemmeno uno, ma da quando si è diffusa la notizia, praticamente nessuno parcheggia più in aree a rischio”.

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