Doppio incontro

Costa Crociere valuta tamponi per tutti: “Preferiamo partenza molto lenta e responsabile”

L'ad Thamm al mattino incontra Caprioglio a Savona, al pomeriggio Toti e Signorini a Genova

Liguria.Tamponi per tutti i passeggeri? E’ possibile, lasciamo questa opzione aperta. Ovviamente i nostri test saranno molto affidabili, la tecnologia si sta sviluppando velocemente. Potrebbero arrivare”. Così l’amministratore delegato di Costa Crociere Michael Thamm, al termine dell’incontro con il presidente della Regione Giovanni Toti e il presidente dell’autorità portuale Paolo Emilio Signorini, conferma che la compagnia è pronta a ripartire con un primo viaggio da Genova il 19 settembre e un protocollo di sicurezza che potrebbe diventare molto stringente.

La mattinata di Thamm è iniziata a Savona, dove ha incontrato il sindaco Ilaria Caprioglio. “È stata l’occasione per rinsaldare il legame fra Costa Crociere e la Città di Savona e parlare dei progetti condivisi – commenta il primo cittadino – Poche settimane fa la nostra Amministrazione aveva auspicato e sollecitato, insieme ad Autorità di sistema portuale, la ripartenza del settore crocieristico. La Città di Savona sarà lieta di poter accogliere, nuovamente, i turisti nella consapevolezza che i protocolli di sicurezza, messi a punto e condivisi dalle maggiori compagnie, garantiscono le condizioni per la ripartenza di uno dei comparti che hanno più sofferto in questo grave periodo di crisi globale. Costa Crociere a Savona, in questi anni, è stata motore dello sviluppo economico, turistico e sociale della Città. I dati raccolti nel rapporto Costa 2018 stimano in 125 milioni di euro l’impatto economico sulla Città home port, con quasi 900.000 passeggeri movimentati all’anno, oltre 700 posti di lavoro e rapporti con 30 fornitori”.

Poi, al pomeriggio, il vertice a Genova, dove Thamm ha spiegato il perché di una ripresa posticipata rispetto ai concorrenti di Msc che invece salperanno la prima volta da Genova con Grandiosa il prossimo 16 agosto: “Ci sono cose che non sappiamo di questo virus, preferiamo avere una partenza molto lenta e responsabile per garantire il massimo livello di sicurezza ai nostri passeggeri. Useremo questo tempo per prepararci ciascuno con molta prudenza”.

“La base del protocollo è stata creata con l’Ue e dal governo supportato da un gruppo di consulenti medici, quindi vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane. La situazione è molto fluida, potremmo introdurre altre misure”, aggiunge l’amministratore delegato di Costa e del gruppo Carnival Asia, aprendo poi all’ipotesi di tamponi per tutti i passeggeri come ha deciso di fare la compagnia di Aponte.

Confermata la consegna di Costa Firenze il 16 dicembre 2020 e sono complessivamente cinque le nuove navi attesa dalla compagnia per rinnovare la flotta dopo la vendita di due unità tra cui la Costa NeoRomantica.

E il nuovo terminal da costruire a Calata Gadda? Il coronavirus ha stoppato i piani di Costa: “Per ora siamo in una situazione in cui abbiamo porti vuoti ovunque nel mondo perché ci sono pochissime crociere in navigazione. Fateci riportare le crociere e torneremo a parlarne – continua Thamm – Resta sul tavolo, però non è all’ordine del giorno“.

“E’ ovvio che l’effetto Covid a livello mondiale abbia messo gli investimenti in secondo piano rispetto alla ripartenza delle crociere – spiega il presidente del porto Signorini -. Abbiamo concordato con il presidente Toti, Thamm e il sindaco Bucci, che oggi non c’era, un nuovo incontro per fare il punto nelle prossime due settimane“.

Ora l’Autorità portuale è a caccia di strutture dove ospitare eventuali positivi a bordo delle navi per evitare il blocco totale che verrebbe deciso in questi casi dall’Usmaf: “Era una grandissima difficoltà prima del lockdown – spiega Signorini -. Il problema è avere strutture in grado di accogliere nuovi positivi asintomatici. Nel prossimo mese avremo modo di verificare le procedure”.

“Costa Crociere ha una grande voglia di rimettere in mare le sue navi e di ripartire – è il commento di Toti – Questo per la Liguria è un business fondamentale che dà lavoro a decine di migliaia di persone, per cui il nostro incontro oggi è stato di benvenuto e bentornati. Domenica partiranno da Genova, dopo il lockdown, le prime navi da crociera e Costa, che è di casa a Genova, si prenderà qualche settimana in più; nel frattempo stiamo lavorando a una cabina di regia con l’Autorità di Sistema Portuale per dare tutto il supporto possibile affinché tutto ciò avvenga in sicurezza”.

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