Ceriale 2018

Fabrizio Dani (lista D’Acunto): “Dobbiamo consolidare la vocazione agricola dell’economia di Ceriale”

Ecco uno dei punti programmatici per l'economia cerialese

fabrizio dani

Ceriale. Fabrizio Dani, 28 anni, membro del Comitato provinciale Giovani Impresa di Coldiretti e imprenditore agricolo, si candida per la lista “Uniti per cambiare – D’Acunto Sindaco” e mette in chiaro i punti nodali della sua proposta per i prossimi cinque anni di amministrazione della cittadina rivierasca: “Quella di Ceriale è la seconda economia agricola della Regione e una nuova generazione di imprenditori ha preso le redini di molte delle nostre aziende. Il settore ha bisogno di essere sostenuto e rilanciato con iniziative originali che ci consentano di muoverci agevolmente fra novità e tradizione”.

“La nostra amministrazione sarà vicina ai cittadini e alle aziende per ascoltarne le esigenze e fare proposte nell’interesse della collettività. Penso per questo che siano fondamentali riunioni periodiche che coinvolgano associazioni di categoria, produttori, professionisti e rappresentanti delle istituzioni per tenersi in costante aggiornamento sull’evolversi delle tecniche e colture che potrebbero affiancarsi a quelle tradizionali: mi riferisco per esempio alla novità data dalla coltivazione della canapa” spiega Dani.

“Bisogna incentivare lo strumento delle attività connesse per le nostre aziende che si trovano in una situazione di crisi. Le idee originali non ci mancano, ma basta anche solo adattare al nostro territorio le iniziative già attuate con successo da altre amministrazioni. Per esempio – prosegue Dani – tramite apposite comunicazioni e bandi il Comune può aiutare le aziende locali a integrare il reddito agrario con attività similari, come la manutenzione di aree verdi private e comunali, come avvenuto già ad Albisola Marina”.

“È inoltre necessario creare ponti tra il mondo agricolo e il settore del turismo approfittando delle opportunità date dal piano di sviluppo rurale. Il primo passo è la pulizia dei sentieri e la valorizzazione della riserva naturale della valle Ibà che ad oggi purtroppo versa in pessime condizioni. Ricordiamoci che abbiamo una strada panoramica di rara bellezza che sovrasta la frazione di Peagna che si presterebbe, se valorizzata, per attività all’aria aperta e passeggiate con gli amici a quattro zampe. Il secondo passo è la promozione delle attività dell’outdoor sul modello del finalese e del varazzino creando punti tappa, negozi e assistenza per gli appassionati della mountain bike” conclude.

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