Agg h 12:25: I lavoratori di Tpl Linea sono arrivati ora davanti alla Prefettura di Savona: la protesta continua. Tra pochi minuti è previsto un vertice con il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio, il presidente della Provincia Monica Giuliano e i responsabili dell’azienda. Ad ora i lavoratori del trasporto pubblico locale stanno presidiando la zona della sede del Governo, ma non stanno bloccando il traffico con corteo o altre iniziative: la viabilità è regolare.
– Muro contro muro, senza concessioni, e un presidio “monstre” davanti alla Provincia per forzare il consiglio a fermare il bando di gara volto a individuare un soggetto privato che gestisca il trasporto pubblico locale. Prosegue dunque l’eclatante protesta dei lavoratori Tpl che questa mattina, in modo inatteso e non annunciato, ha completamente paralizzato il trasporto pubblico in provincia.
Uno sciopero spontaneo e “di massa” frutto, hanno spiegato i rappresentanti sindacali nel corso della diretta video di IVG.it, dell’esasperazione dei lavoratori su un tema complesso come quello della privatizzazione: una scelta che secondo loro rappresenta un rischio sia per i dipendenti (che temono tagli, esuberi e turni più pesanti) che per gli stessi utenti (con la possibile soppressione delle linee meno frequentate e quindi “in perdita”).
La decisione di non far uscire i mezzi senza alcun annuncio, però, ha scatenato le ire di molti savonesi “lasciati a piedi”, senza comunicazioni, ad attendere alle fermate dei bus che non sarebbero arrivati. Un disagio per il quale gli stessi tranvieri si sono scusati con un eloquente striscione esposto nella rotonda di fronte al deposito di Savona: “Cittadini, studenti, scusate il disagio”.
Nonostante questo, la protesta prosegue, e per ora non esistono piani su una futura ripresa delle corse. In questi minuti tutti i lavoratori che erano in presidio ad Albenga e Cairo stanno confluendo davanti al deposito di Savona da dove, presumibilmente dopo le 11, partirà un lungo corteo alla volta del palazzo della Provincia. Il serpentone dovrebbe transitare (allo stato attuale il condizionale è d’obbligo, non esistendo ancora informazioni ufficiali) in via Stalingrado, corso Tardy e Benech e una tra corso Ricci e via XX Settembre, paralizzando il traffico cittadino. Quindi, davanti a palazzo Nervi, andrà in scena la protesta: il consiglio provinciale è previsto per mezzogiorno, e solo al termine si capirà se e quando la circolazione degli autobus potrà riprendere.