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Premiazione primi nati a Carcare, l’amministrazione replica alla minoranza: “Accuse indegne”

Replica anche al premio conferito ad Annalisa e alla "paternità" dell'Inno di Mameli

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Carcare. L’amministrazione comunale del sindaco Rodolfo Mirri respinge “con forza le indegne accuse di condurre politiche clientelari mosse dall’opposizione, per le quali ci riserviamo di valutare se esistano gli estremi per procedere legalmente mediante una querela per diffamazione a mezzo stampa”.

“Come affermato dalla minoranza, le farmacie presenti sul territorio carcarese sono due, pertanto va da sé che se quest’anno per l’evento ‘Un pacco dono per i nuovi nati del 2023’ è stata scelta la farmacia Dr. Max, la quale ha immediatamente manifestato la propria disponibilità ad aderire a tale iniziativa, nel 2025, se lo vorrà, sarà la farmacia Padre Pio a contribuire all’organizzazione del suddetto evento. Questa si chiama logica dell’alternanza, non politica clientelare o, tantomeno, ‘simpatia’ per un’attività commerciale, altra menzogna del gruppo Insieme per Carcare rivolta alla nostra Giunta, come quella di aver fatto pubblicità occulta, senza nemmeno riflettere sul fatto che, a questo punto, qualsiasi soggetto privato non si dovrebbe più coinvolgere in iniziative solidali, perché è di questo che si tratta”.

“In merito, invece, alla seconda ‘perla di saggezza’ dispensata sempre oggi dalla minoranza, sul fatto che ad Annalisa Scarrone le sia stato conferito un riconoscimento ‘doppione’, ci fa specie apprendere che, dopo aver ricoperto per ben 14 anni il ruolo di amministratori comunali, non sappiano la differenza che c’è tra il premio istituito dal Centro Culturale di Educazione permanente ‘San Giuseppe Calasanzio’, al quale loro fanno riferimento, e quello attuale, tra l’altro approvato all’unanimità anche da De Vecchi, Bologna e la Resio nel precedente Consiglio comunale, ossia, che il conferimento delle ‘Chiavi di una Città’, o, per non urtare la sensibilità dell’opposizione, di un paese, è una prerogativa dell’ente comunale”.

“Ma, come dice il detto, non c’è due senza tre, infatti, sempre nella giornata odierna, è stata colta l’occasione per decantare il lavoro fatto dalla precedente amministrazione riguardo il riconoscimento della paternità carcarese dell’Inno nazionale, che però, visti i mancati risultati, non se ne vede traccia, a differenza di quello da noi svolto, il quale, come dimostrano le ultime iniziative intraprese, quali, la richiesta ufficiale inoltrata al presidente della Repubblica, producendo una corposa documentazione a sostegno di tale tesi, e il convegno del prossimo 13 aprile sull’argomento, al quale anche la minoranza è invitata a partecipare, è più che tangibile”.

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