Episodio

Bimbo di 15 mesi ucciso da un pitbull, l’esperta: “Non esiste nessuna lista di razze pericolose”

Martina Presbulgo (Cultural Dog Albenga) commenta il tragico episodio: "Non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane sulla base dell'appartenenza a una razza o ai suoi incroci"

Albenga. Non si è ancora spento l’eco per il caso del pitbull che a Eboli ha azzannato e ucciso un bimbo di soli 15 mesi.

IVG ha intervistato Martina Presbulgo, educatrice, addestratrice e istruttrice cinofila responsabile della scuola Cultur Dog di Albenga, per discutere della presunta pericolosità di questa razza canina e per ottenere consigli su come convivere con essa.

“Troppo spesso – spiega Martina – si sente parlare di razze pericolose, pitbull, amstaff, rottweiler ed tante altre, ma va chiarito che dal 23 marzo 2009, è in vigore un’ordinanza, firmata dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini, ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani, che spiega come non esista alcuna lista di razze pericolose, specificando anzi che l’ordinanza precedente “non solo non ha ridotto gli episodi di aggressione ma, come confermato dalla letteratura scientifica di Medicina Veterinaria, non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane sulla base dell’appartenenza a una razza o ai suoi incroci”.

pitbull

Quindi i molossi sono cani pericolosi? Sono cani che non possono stare in famiglia?

“No, non sono pericolosi. Sono cani che come tutti dovrebbero essere educati e gestiti, bisogna diffondere l’arte dell’addestramento per una corretta gestione del cane ( specialmente per razze con alta reattività). E’ necessario quindi erudire i conduttori sul controllo e la conduzione del cane in contesti familiari, aiutarli al giusto inserimento se arriva un figlio, insegnare le giuste regole che portano alla alla Sicurezza della Collettività, partendo dai cani che volutamente vengono lasciati sciolti in strade pubbliche”, precisa Presbugo.

“Noi nella scuola cinofila culturaldog asd di Albenga lavoriamo proprio in questo modo, creiamo una corretta cultura cinofila; dalla gestione di base del cane e del cucciolo, all’educazione urbana ma anche alla preparazione agli sport” – conclude l’addestratrice cinofila -. Purtroppo troppo spesso si sostiene che addestrare il cane sia coercizione e che lo rende infelice, ma non e’ assolutamente cosi.Un cane educato e’ un cane sereno e di diretta conseguenza ha una famiglia tranquilla alle spalle; addestrare ed educare fa bene ai cani, ai proprietari ed alla società”.

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