Lettera al direttore

Precisazione

Adolescente di Savona con danno cerebrale, le precisazioni di mamma Monica

di Mamma Monica

Generico marzo 2024

Spettabile Direzione IVG Savona

Faccio riferimento all’articolo apparso il 19/4/24 su IVG Savona nel quale è riportato il seguente passaggio richiesto dalla Direzione sanitaria Ospedale San Martino di Genova in relazione alla delicata situazione di mio figlio Ivan:

“Per trasparenza e correttezza verso i familiari e i conoscenti del ragazzo – precisano – si sottolinea fermamente che nessuno dei professionisti in forza alla Clinica di Neuroriabilitazione ha consigliato il trasferimento del giovane presso la clinica austriaca indicata dai familiari e riportata dagli organi di stampa che si stanno dedicando alla vicenda. La Clinica, grazie alla stretta collaborazione con le altre Unità Operative del Policlinico San Martino, è perfettamente in grado di erogare i trattamenti riabilitativi ed assistenziali più idonei per il paziente. Si ritiene che eventuali trasferimenti non apporterebbero alcun vantaggio clinico, ma causerebbero solo problemi logistici per i familiari, già molto provati dall’accaduto…”.

Articoli di pari tenore sono apparsi sia in Provincia di Savona, che di Genova anche su Savona News, Genova 24.

Al riguardo sono a precisare di essere grata all’assistenza dell’Ospedale S Martino di Genova per l’alta qualità delle cure mediche riabilitative che quotidianamente vengono somministrate a mio figlio con attenzione e grande professionalità. Tuttavia non posso esimermi anche nel rispetto delle intenzioni dei donatori che stanno contribuendo all’ottimizzazione delle cure di Ivan, che la scrivente non ha mai dichiarato, nè riferito a chicchessia che L’Ospedale S Martino di Genova ha consigliato il trasferimento di Ivan nella clinica austriaca di Hochzirl.

La frase da me pubblicata sui social che ha creato questo incidente spiacevole è stata totalmente fraintesa dal Prof Trompetto che ha voluto specificare comprensibilmente a tutela dell’Azienda Ospedaliera S Martino di non aver mai consigliato il trasferimento di Ivan in Austra. E questo è vero. Non ho mai parlato innanzitutto di trasferire Ivan nell’immediato, ma che ciò sarebbe eventualmente stato fatto al termine del suo percorso riabilitativo a Genova S. Martino. Non ho inoltre mai parlato di suggerimenti di medici dell’Ospedale S. Martino di Genova, ma ho informato gli stessi di parere medico da me raccolto lo scorso mese di febbraio 2024 presso il Prof Leopold Saltuari già primario in Hochzirl secondo cui in detta struttura austriaca Ivan potrebbe fruire di riabilitazione per un
– trattamento intensivo con trattamento robotico con Erigo (mobilizzazione e verticalizzazione dinamica precoce di pazienti gravemente colpiti)
– trattamento robotico con Lokomat (allenamento funzionale della deambulazione con l’ausilio di un’ortesi per la deambulazione)
– eventualmente anche trattamento robotico con Hirob (ippoterapia automatizzata per migliorare il controllo del tronco, la stabilità del tronco e l’equilibrio)
– trattamento robotico con Robert (allenamento selettivo delle estremità con un cobot con un braccio a più angoli)
– trattamenti neuroriabilitativiconvenzionali (fisioterapia, terapia occupazionale,logopedia)
* stimolazione infermieristica (stimolazione basale, cinestesia, posizionamento secondo bobath cure riattivanti ) e discussione di un eventuale approccio terapeutico antispastico intratecale.

Ciò non signifca affatto che il Policlinico di S Martino non sia in grado di erogare i trattamenti riabilitativi ed assistenziali più idonei per il paziente, ma certamente è diritto di mio figlio diciassettenne in una situazione così drammatica di poter ottenere cure con tecniche attraverso robotizzazione diverse da quelle che egli sta ricevendo e riceverà a San Martino. Circa i problemi logistici della famiglia di Ivan mi limito a sottolineare con rispetto che ciò appartiene a scelte personali coperte da “privacy” che non riguardano l’Ospedale S Martino.

Come madre ho il dovere di verificare se al di fuori del perimetro nazionale esistano tecniche che possano aiutare una situazione come quella di Ivan che potrebbe verosimilmente rischiare la cronicità.

Ringrazio di cuore tutte le persone che hanno compreso con il loro contributo il caso di mio figlio Ivan, oltre che il mio legittimo dovere e diritto di madre di svolgere tutte le valutazioni a suo favore.

Mamma Monica

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