Tradizione

Savonesi in processione verso il Santuario, il vescovo Marino: “Chiediamo a Maria la pace a Gaza, in Ucraina e ovunque nel mondo” fotogallery

Alcune gocce di pioggia non hanno fermato fedeli e pellegrini. Il sindaco: "Oggi passaggio di testimone tra il sinodo diocesano e il tema di Capitale della Cultura"

Savona. È partita intorno alle 7.10, con qualche minuto di ritardo, la tradizionale processione del 18 marzo in occasione della festa patronale a Savona. Una partenza “bagnata” a causa di alcune gocce di pioggia che, però, non hanno fermato i confratelli e le centinaia di fedeli accorsi per partecipare al cammino verso il luogo dell’apparizione di Maria.

L’arrivo della processione al Santuario è previsto alle 9.30 circa, dopo un percorso che in città passa da piazza Diaz, piazza Saffi, via Piave, via Torino, Lavagnola e via Santuario. “Nonostante la piccola pioggia anche oggi è un giorno di festa – commenta il vescovo di Savona Calogero Marino – Savona è una città mariana, e sente che le parole dette da Maria nei giorni dell’apparizione, ‘Misericordia e non giustizia’, la riguardano tuttora. Quindi il desiderio di essere misericordiati e accolti da Maria muove i savonesi in questo cammino, al quale sono molto affezionati”. Parole, quelle di Maria, che dopo centinaia di anni risultano ancora quantomai attuali: “E’ il tempo terribile della guerra – ricorda il monsignore – e credo che oggi, pregando, chiederemo anche a Maria che interceda per la pace. A Gaza, in Ucraina e ovunque nel mondo. Pace nei nostri cuori, nelle nostre città e nelle nostre famiglie”.

Alla processione partecipa anche il sindaco Marco Russo: “Quella del 18 marzo è una tradizione molto forte – spiega – i savonesi sentono il Santuario come punto di riferimento importante. Quest’anno poi la giornata del 18 marzo si nutre di ulteriori significati: ieri si è concluso il sinodo diocesano, un momento importante per la Chiesa locale ma anche per la città, e si sta per annunciare il tema di Savona Capitale della Cultura. C’è quindi una specie di ‘passaggio di testimone’ molto significativo proprio nella festività del 18 marzo”.

“Ieri monsignor Marino ci ha donato il libro che ha concluso il Sinodo, esperienza di grandissima rilevanza per la Chiesa in Savona ma anche per la comunità civile – ha dichiarato nel suo saluto istituzionale – È una felice coincidenza che questo momento corrisponda ad un altro importante per Savona: la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027. Le assonanze sono di grande ispirazione: entrambi sono percorsi in cui la comunità si interroga, si mette in discussione, scruta il futuro e coglie in sé i segni di ciò che potrà essere. Nel libro si parla di bellezza, parola importante per la città: bisogna riscoprire la bellezza di ciò che siamo e che le comunità che la animano sanno esprimere”.

“Ringrazio di vero cuore il sindaco per il saluto che ci ha rivolto e mi piace esprimere la solidarietà mia e della Diocesi al progetto di Savona capitale della cultura – ha affermato il vescovo Marino nell’omelia – Sono felice di essere qui con voi anche quest’anno. Oggi il nostro incontro esprime la memoria grata di quanto accaduto il 18 marzo 1536: Maria apparve al beato botta e da quel giorno cominciò un cammino nuovo che ci coinvolge tutti, un cammino aperto da Lei stessa nel segno della misericordia. Da Lei dobbiamo imparare la via del Vangelo”.

“Ciò richiede di ascoltare, come fosse la prima volta, le sillabe preziose del Vangelo stesso, che mettono in viaggio Maria dal momento dell’annunciazione a quello della visitazione – ha proseguito – Il cammino verso la montagna non è un’iniziativa di Maria ma la risposta ad una chiamata: ‘Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la Tua parola’. Ecco allora le quattro componenti ineludibili dell’avventura di Maria e di quella cristiana di ciascuno di noi: la Parola chiamante, la risposta obbediente, lo spazio della libertà, che l’angelo dona a Maria allontanassi da lei, e il mettersi in viaggio, che diventa tempo di interiorizzazione e verifica della chiamata”.

“Per noi Maria è la figura di una Chiesa generativa che nasce dall’ascolto e impara da Lei a fare spazio alla Parola chiamante, anzi a diventare grembo che genera – ha aggiungo monsignor Marino – Generata da Dio, la Chiesa per grazia diventa a sua volta grembo. Anche la nostra Chiesa di Savona è chiamata a ritrovare concretezza e capacità di generare alla fede e alla vita. L’immagine luminosa del grembo generante della Chiesa è contraddetta però da una realtà presente che mi preoccupa e addolora: il Seminario vuoto. Il 28 aprile il nostro unico seminarista Francesco Cotta sarà ordinato presbitero e per ora non si prevedono altri ingressi”.

Non voglio cedere allo sconforto, credo però che il Seminario vuoto sia il segno della necessità di lasciarsi interpellare e affidarsi al cuore di Maria – ha detto ancora – Un segno che contiene una paradossale grazia: ci aiuta a immaginare il volto di una Chiesa ricca di ministeri. Già oggi la nostra presenta un volto plurale: catechisti, animatori della carità, accoliti, lettori, diaconi permanenti, religiosi e religiose. Il prete non è chiamato a fare tutto ma a raccogliere la propria vita attorno all’essenziale della propria vocazione, dedicarsi alla Chiesa particolare perché sia possibile per tutti e tutte l’incontro con Gesù. Vi chiedo di pregare per noi preti perché sappiamo essere testimoni credibili della bellezza della nostra vocazione”.

Agg. ore 11: La processione ha raggiunto regolarmente il Santuario, dove si è svolta la funzione. La pioggia, ad un certo punto del percorso, ha costretto i portatori a coprire la croce con un telo impermeabile e a trasportarla sdraiata invece che nel modo consueto.

Nei giorni scorsi, in prefettura a Savona era stato esaminato il piano di sicurezza predisposto in occasione della tradizionale processione, con l’indicazione – rivolta ai partecipanti – di “non avvicinarsi, anche solo per curiosità, al fronte della frana” che si trova poco dopo il Santuario. Per andare incontro alle esigenze dei cittadini, Tpl ha potenziato il servizio pubblico di autobus.

Per quanto riguarda il mercato del lunedì,  l’amministrazione savonese individuerà insieme agli ambulanti una nuova data per recuperare la giornata persa a causa del passaggio del processione.

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