Liguria. “Quali sono le azioni che la Regione intende mettere in atto a tutela del SSR, già aspramente compromesso, e per opporsi al taglio di 1,2 miliardi di fondi del PNRR? A quanto ammonta la quota parte del definanziamento a carico della Regione Liguria? E quali sono i progetti che Regione Liguria ha presentato o attivato e quali di essi sono interessati dal definanziamento delle risorse PNRR in parola?”. Sono queste le domande cui, come M5S, cerchiamo risposte urgenti dal presidente Toti e dall’assessore competente Gratarola dopo l’allarmante notizia del taglio di fondi per 1,2 miliardi. Risorse che dovevano essere destinate alla sanità pubblica e in particolare alla messa a terra di opere per la sicurezza sismica degli ospedali italiani”.
Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi con il collega di Gruppo Paolo Ugolini, annunciando due specifiche interrogazioni dedicate.
“Non ci fidiamo del ministro Fitto e non caschiamo nel tranello dello spostamento di risorse cui attingere. Si tratta di un taglio evidente sebbene mascherato, inaccettabile e vergognoso che colpirà una sanità regionale già fortemente penalizzata con bisogni ormai urgenti, soprattutto in Liguria che ha tante strutture che attendono da anni interventi mirati: i cittadini non meritano questo tradimento.”
“Francamente fa sorridere che la Regione si dichiari contraria alla decisione del Governo: vedremo domani se Toti e Gratarola avranno davvero la schiena dritta e sapranno opporsi senza se e senza ma. Tuttavia, temiamo di sapere bene come andrà a finire: il centrodestra farà un po’ di rumore – quanto basta per salvare la faccia – ma poi finirà per allinearsi ai diktat del Governo centrale, magari in cambio di qualche favore che sospettiamo andrà nella direzione tanto cara a Toti: la sanità privata”.