Spiraglio

Tre anni fa chiudeva il punto nascite di Pietra Ligure

Ma un barlume (l'ennesimo) di speranza arriva dall'assessore regionale Gratarola: "Il 21 novembre l'approvazione del piano sanitario. Il punto nascite di Pietra ci sarà"

comitato nascere a pietra punto nascite

Pietra L./Savona. Sono trascorsi esattamente 3 anni da quel 9 novembre 2020, data che ha segnato la sospensione – all’epoca definita da Asl 2 e Regione Liguria come “temporanea” – dell’attività di Ostetricia, Ginecologia e Neonatologia o meglio, in due parole, del Punto Nascite dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

Servizi e personale venivano trasferiti a Savona, all’ospedale San Paolo. La decisione era stata presa dall’azienda sanitaria per far fronte alla carenza di infermieri, in un periodo particolarmente delicato, post-emergenza Covid. Questa, almeno, era stata la motivazione fornita da Asl 2, impegnata in quella fase nel potenziamento di organico del nosocomio albenganese (destinato ai pazienti Covid).

Nel corso degli ultimi tre anni si sono susseguiti una serie di annunci e slittamenti di date che di volta in volta hanno messo al centro delle cronache l’ipotetica riapertura del Punto Nascite pietrese. Puntualmente, però, il reparto restava dov’era e dove si trova ancora oggi. Celebre, da questo punto di vista, la frase pronunciata il 7 marzo 2022 dal governatore Giovanni Toti  (all’epoca anche assessore alla sanità ligure), quando nell’ambito del consiglio comunale organizzato al cinema-teatro di Pietra Ligure disse: “Il punto nascite del Santa Corona riaprirà, cascasse il mondo”.

Ed effettivamente pochi mesi dopo, il 12 novembre dello stesso anno per la precisione, qualcuno aveva anche iniziato a crederci. In quei giorni era iniziata a circolare un’indiscrezione secondo la quale – all’interno della bozza del nuovo piano sanitario – in provincia ci sarebbe stato posto solo per un punto nascite ma non al San Paolo, bensì a Pietra Ligure. 

Ovviamente l’indiscrezione scatenò le reazioni dei cittadini e della politica, in primis del sindaco Marco Russo, che definì l’ipotesi una “provocazione”. Fu così che Asl e Regione tirarono fuori il “piano B”, ovvero la deroga – annunciata da Angelo Gratarola (che in quel periodo aveva raccolto il testimone dallo stesso Toti diventando il nuovo assessore alla sanità) – che prevedeva il “salvataggio” del punto nascite di Savona, ritenuto necessario alla pari di quello pietrese. 

Tre anni di chiusura del punto nascite di Pietra si lasciano alle spalle anche diversi episodi di parti in ambulanza (nel 2023 se ne contano 4) e che spesso hanno rimesso al centro del dibattito l’interrogativo degli interrogativi: quando riaprirà il punto nascite del Santa Corona?

La risposta non c’è ancora, ma in questi giorni è stato lo stesso assessore Gratarola ad aprire uno spiraglio. Entro fine mese, infatti, dovrà essere approvato il nuovo piano socio sanitario (il voto è previsto per il 21 novembre). In quell’occasione dovrebbe (quanto meno formalmente) concretizzarsi la riapertura del punto nascite pietrese e la conferma di quella savonese. Per capire se si tratterà di un ulteriore episodio o del finale di questa storia, bisognerà quindi aspettare ancora qualche settimana. 

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