Taglio del nastro

A Cairo riparte il Maggiordomo di quartiere, inaugurato lo sportello: “Ora il servizio sarà dedicato a tutta la Valbormida” fotogallery

Dopo la sperimentazione, il Comune aveva finanziato il progetto per consentire la sua prosecuzione. Ora un nuovo inizio grazie ai fondi regionali

Cairo Montenotte. È stato inaugurato questa mattina lo sportello del Maggiordomo di Quartiere in via Fratelli di Francia 14. Presenti i consiglieri regionali Angelo Vaccarezza e Alessandro Bozzano, il sindaco di Cairo Paolo Lambertini, il suo vice Roberto Speranza e i primi cittadini di diversi comuni valbormidesi. A benedire i locali il diacono Sandro Della Vedova.

Un progetto, quello del Maggiordomo di Quartiere, che Cairo Montenotte conosce molto bene: dopo 18 mesi di sperimentazione dell’iniziativa che in primis è stata lanciata a Genova e poi ha coinvolto tutta la Liguria, infatti il Comune valbormidese aveva deciso di proseguire con il servizio finanziandolo con proprie risorse, in attesa dei fondi regionali. Ed ora il progetto è ripartito ufficialmente, allargato a tutto il distretto della Valbormida.

L’iniziativa, infatti, è stata potenziata e rifinanziata grazie al Fondo Sociale Europeo 2021 – 2027 per un investimento complessivo di 6 milioni di euro ed è supportata da 250 operatori in tutta la regione. Inoltre è stata integrata con l’attività del Custode Sociale, il servizio Informanziani, attivo con numero verde regionale 800593235, che offre un aiuto capillare a tutti i cittadini.

Il numero degli sportelli attivi sul territorio regionale è stato incrementato da 18 a 25, di questi 5 sono stati attivati nella nostra provincia, uno in più rispetto alla fase sperimentale: oltre Savona, Cairo Montenotte, Loano e Finale Ligure, infatti, è stato aperto un nuovo sportello ad Albenga.

L’obiettivo del progetto è di aiutare i cittadini in attività come portare a termine una pratica amministrativa, ritirare pacchi, pagare bollette e bollettini, eseguire piccole manutenzioni domestiche e tante altre incombenze quotidiane per le quali, soprattutto nel caso di famiglie o persone anziane, possa essere necessario ricevere un’assistenza o informazioni.

Per quanto riguarda lo sportello di Cairo che è operativo da ieri (2 novembre), seguirà i seguenti orari: da lunedì a venerdì sarà aperto dalle 8.00 alle 13.00, il lunedì e il mercoledì pomeriggio, anche dalle 14.00 alle 16.30.

“Si tratta di un progetto importante perché i maggiordomi di quartiere saranno le mani, l’orecchio e la bocca della pubblica amministrazione  – ha commentato il consigliere regionale Angelo Vaccarezza -. Le mani perchè aiuteranno le persone nelle piccole cose, ad esempio fare la spesa, essere accompagnati a casa o magari passare qualche minuto con una persona che li possa ascoltare. La bocca perché saranno di supporto, aiuteranno in modo particolare nei rapporti con la pubblica amministrazione le persone fragili, ma non ci sono limiti di età, di ceto, di reddito: il maggiordomo di quartiere è per tutti. Ma soprattutto l’orecchio perché ascolteranno le esigenze del territorio, saranno un meraviglioso punto di feedback di quello che sta succedendo nella società ligure. Un ringraziamento particolare alle associazioni e agli enti che hanno contribuito al riavvio di questo importante progetto, di cui sono la benzina e il motore”.

“Il Maggiordomo di quartiere è stata un’esperienza meravigliosa che ha voluto avvicinare le istituzioni con i cittadini, un obiettivo dell’Unione Europea – ha dichiarato il consigliere regionale Alessandro Bozzano – All’inizio, ammetto, eravamo un po’ scettici, pensavamo che il sindaco e gli assessori fossero sufficienti come intermediari. Invece ci siamo resi conto che questo è un servizio davvero efficace che permette di raccogliere le esigenze del territorio e restituirle nel modo migliore possibile”.

“Fin dall’inizio abbiamo creduto in questo progetto, cercando concretamente tutte le possibilità per andare incontro alle esigenze delle persone, soprattutto di quelle più fragili – ha spiegato il sindaco di Cairo Paolo Lambertini – Lo abbiamo fatto attivando tanti progetti, aumentando il numero di assistenti sociali per essere più capillari sul territorio e anche con il maggiordomo di quartiere. Un esperimento che abbiamo iniziato nel 2020 con entusiasmo, allora dava lavoro anche a persone disoccupate, quindi c’era un duplice vantaggio legato a questo progetto. Il servizio è stato molto apprezzato perché il personale lo ha svolto con il cuore e con la passione, aspetti da non sottovalutare, perché la solitudine è brutta e lo è ancora di più per chi è fragile. Nel periodo in cui sono mancati i fondi regionali abbiamo sostenuto il progetto con nostre risorse proprio perché ci crediamo e siamo molto contenti di poterlo portare avanti e di ampliarlo a tutto il distretto della Valbormida”.

Ha aggiunto il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Roberto Speranza: “Oggi riparte ufficialmente questo progetto anche se noi come distretto abbiamo continuato nella fase di ‘interregno’ a proporre questo servizio, un servizio importante che ha dato risultati ottimali. Grazie al personale che ha dato un supporto incredibile alle persone sole che hanno bisogno anche delle piccole cose della quotidianità. Un progetto che da territoriale è diventato regionale, con un unico coordinamento e questo è un aspetto da non sottovalutare”.

Durante l’inaugurazione è intervenuto anche Andrea Rivano, direttore di Agorà e responsabile del progetto: “Il maggiordomo lavora per tutta la cittadinanza, per le situazioni di fragilità, per le famiglie ma anche per i commercianti, per il territorio, quindi è davvero un valore aggiunto – ha detto – Oggi concludiamo il primo percorso che ha portato all’apertura degli sportelli. È stato un percorso faticoso che ha coinvolto 25 enti e ringrazio Regione Liguria per averlo voluto riproporre, stanziando risorse importanti”.

La parola poi è passata ad Andrea Core del CEIS e referente territoriale: “Ricordo che tutti i servizi sono gratuiti e rivolti a tutta la cittadinanza, in modo particolare alle persone anziane e fragili. Torniamo con le stesse modalità di prima, dopo un anno e mezzo di sperimentazione che è andato molto bene. Al momento il progetto andrà avanti per due anni, la speranza è che diventi definitivo anche perché ricordo che la Liguria è una delle regioni più anziane d’Europa”.

Esther Di Benedetto, responsabile dello sportello di Cairo, ha sottolineato: “Sono molto contenta a livello personale oltre che professionale, il fatto che Regione Liguria abbia deciso di unire il progetto del Maggiordomo di quartiere e quello del Custode sociale dimostra la volontà di creare davvero una rete in grado di rispondere in maniera efficace ai bisogni della cittadinanza. Ringrazio il Comune di Cairo che ci accoglie negli uffici dei servizi sociali, per noi è un aspetto importante, uno strumento in più per lavorare in modo sinergico e immediato”.

“Siamo contenti che sia ripartito questo progetto – ha commentato Simone, un maggiordomo di quartiere – e che sarà implementato rispetto all’edizione precedente con il sevizio dei custodi, siamo sicuri che potrà fornire un aiuto, un supporto un punto di riferimento per tutta la cittadinanza, in particolare per anziani e fragili che possono avere difficoltà nelle piccole cose di tutti i giorni”.

Ha concluso Cristina, una custode sociale: “Da anni faccio questo meraviglioso lavoro e ne vado orgogliosa. Il nostro obiettivo è di cercare di agevolare queste persone nello sbrigare piccole commissioni che a molti possono creare difficoltà. Inoltre cerchiamo di dare anche un supporto psicologico, in alcune persone anche in breve tempo abbiamo visto grandi cambiamenti: per chi è solo anche mezz’ora o un’ora di compagnia può essere molto importante”.

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