Savona. “Chiediamo quali iniziative voglia adottare per garantire tempistiche certe alla realizzazione dell’Aurelia bis, nonché per garantire il coinvolgimento degli enti locali interessati nell’elaborazione di eventuali e ulteriori varianti. L’impatto dei cantieri dell’Aurelia bis sul territorio è significativo e lo diventerà ancor di più se non verrà rispettato il termine ultima di consegna e collaudo dell’opera”. E’ la richiesta contenuta nell’interrogazione presentata dalla parlamentare Raffaella Paita in merito alla variante all’Aurelia tra Savona e Albisola.
“Nella scorsa legislatura furono proprio Italia Viva e Raffaella Paita, con il piano infrastrutturale #ItaliaShock, ad inserire l’Aurelia Bis tra quelle commissariate dal MIT per raggiungere l’obbiettivo tanto atteso del fine lavori. Anche oggi la nostra comunità, seppur dai banchi dell’opposizione parlamentare, tiene gli occhi ben aperti su un’opera strategica per Savona e il suo comprensorio. Possibile che al MIT nessuno, anche se ligure, si stia preoccupando di mantenere fede agli impegni presi con il nostro territorio?”. Lo ha detto Matteo Calcagno, coordinatore provinciale Italia Viva Savona.
“Savona ha bisogno di vedere la fine di quella che è una vera e propria odissea. l’Aurelia bis è infrastruttura strategica di cui la città ha urgente necessità. L’amministrazione comunale, insieme alla comunità di Italia Viva Savona e alla nostra coordinatrice nazionale Raffaella Paita, continueranno a lavorare per raggiungere l’obbiettivo dell’apertura definitiva ormai non più prorogabile”, ha aggiunto Barbara Pasquali, assessore alla città vivibile del Comune di Savona.