Provocazione?

Finale Ligure, Gianni Argento lancia una sfida: “Gli albergatori alla guida dell’amministrazione”

Dalle critiche sulla gestione del turismo, con riferimento anche al settore outdoor, l'albergatore finalese si proietta alle prossime elezioni comunali

Finale Ligure. Una battuta, ma forse anche una vera e propria sfida lanciata in vista delle prossime elezioni, almeno stando alle parole di Gianni Argento, per tanti anni rappresentate degli albergatori di Finale Ligure, e che ora prende spunto dalla governance turistica finalese per proiettarsi in vista del voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale.

“C’è qualcosa che non torna tra le presenze turistiche e gli introiti della tassa di soggiorno, questo è un aspetto dovuto, dal mio punto di vista, al fatto che magari un gruppo di bikers alloggiano in una stanza pagando una sola imposta per tutti gli ospiti presenti nella struttura ricettiva” afferma l’albrgatore finalese, che in tema di outdoor non le manda certo a dire e non nasconde la varie criticità: “Ci aspettavamo un turismo Mtb maggiormente “slow” e meno vincolato ai soli sentieri e trails, tuttavia i risultati turistici ci sono e sono innegabili, ma un albergo non può vivere solo con i bikers e pernottamenti così caotici” sottolinea uno degli albergatori che è stato tra i fondatori del modello di incoming turistico legato ai “bike hotel”.

“Il punto sostanziale è una diversa gestione del nostro turismo, più regolata e a misura d’uomo: questo in relazione alle stesse problematiche che abbiamo vissuto a Finalpia, ad esempio, con situazioni pericolose avvenute in via Molinetti e in via Mimose, con flussi di bikers incontrollati e alcuni anche in contromano sulle strade, causando non pochi disagi” aggiunge Argento.

E poi lo sguardo ai possibili progetti futuri, anche rispetto a un certo immobilismo dell’attuale amministrazione: “Penso alla pista ciclabile vista mare mai realizzata, come invece fatto in diverse località a ponente e levante della riviera ligure, un’opera che permetterebbe un “outdoor più soft” e meno impattante sul tessuto cittadino nell’ottica di un turismo, appunto, più sostenibile”.

Finale Outdoor Region

“Altra azione è quella di delineare un indirizzo progettuale sulla riqualificazione urbanistica delle ex aree Piaggio, un resort con le terme marine in un’area di pregio e valorizzata, che porterebbe almeno 300 posti di lavoro e sarebbe una attrattiva di rilievo nell’ottica della destagionalizzazione: sarebbe un completamento d’eccellenza per Finale Ligure come meta di destinazione turistico-ricettiva, in quanto abbiamo le carte in regola per una offerta completa e integrata, dal turismo balneare ad un outdoor maggiormente regolato e in simbiosi con la comunità locale”.

Infine il riferimento politico-amministrativo, una provocazione che potrebbe nascondere qualcosa di più concreto, con l’obiettivo si smuovere le acque a meno di un anno dal voto: “Se è vero che Andrea Guzzi sarà il candidato sindaco della Lega (con una lista che ad oggi pare trasversale e in linea con le precedenti amministrazioni), perché non fare chiarezza politica e vedere invece gli albergatori alla prova del governo cittadino, magari Marco Marchese candidato sindaco e Lorenzo Carlini assessore al turismo?” conclude Gianni Argento, che proprio assieme all’attuale e all’ex presidente dell’associazione finalese, chiamati in causa dallo stesso albergatore, sono tra i primi in Italia ad avere realizzato l’accoglienza outdoor per bikers e riders.

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