Alleanza

Superbonus, a Savona appello di imprese e sindacati al prefetto: “Urgente un intervento per sbloccare i crediti pregressi”

La richiesta: "Prevedere almeno un intervento di acquisto dei crediti da parte di un acquirente pubblico"

facciata ponteggi

Savona. A Savona il settore edile, colpito dal blocco dei crediti relativi al Superbonus, si gioca la carta di una forte alleanza fra impresa e lavoro. La Sezione imprenditori edili dell’Unione Industriali – ANCE Savona, CNA Savona CONFCOOPERATIVE Liguria, LEGACOOP Liguria, FILLEA-CGIL, FILCA-CISL Liguria, FENEAL UIL Liguria hanno firmato un appello congiunto al Prefetto di Savona chiedendo un intervento urgente per sbloccare i crediti pregressi, prevedendo “almeno un intervento di acquisto dei crediti da parte di un acquirente pubblico di ultima istanza anche coinvolgendo le grandi imprese partecipate, invitando gli Istituti di credito che ancora avessero capienza per farlo ad acquistare i crediti nei cassetti delle aziende ma soprattutto consentendo immediatamente agli Istituti di credito di utilizzare gli F24 a compensazione dei crediti maturati dalle imprese di tutte le dimensioni, dai professionisti e dalle famiglie”.

“Nella lettera – sottolinea Massimo Baccino, presidente di ANCE Savona – segnaliamo l’importanza che nella legge di conversione del decreto-legge approvato dal Governo siano inserite previsioni e strumenti, che urgentemente diano risposta proprio su questi punti”.

Nella lettera, rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, hanno posto al Prefetto e alle cariche locali una valutazione congiunta degli effetti che il Decreto-Legge 11- 2023, nella sua attuale articolazione, avrebbe sul territorio savonese qualora non venissero tempestivamente prese dal Governo le necessarie misure di sblocco dei crediti incagliati e di programmazione del sostegno alla riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano per i prossimi anni.

“Il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi internazionali ed europei sull’efficientamento energetico e sulla sostenibilità ambientale – è sottolineato nella lettera – impongono stabili strumenti di sostegno pubblico di medio e lungo termine per intervenire sul nostro patrimonio edilizio, tra i più vetusti ed energivori del continente, esposto ad elevatissimi rischi sismici ed idrogeologici; e per gli immobili energivori di famiglie a basso reddito risulteranno indispensabili strumenti quali la cessione del credito e lo sconto in fattura”.

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