Audizione

Sanità al centro della commissione consiliare, Russo: “Piano socio sanitario sconosciuto, la Regione doveva informarci”

In terza commissione consiliare l'audizione del direttore generale Prioli: "Il San Paolo sarà ospedale di riferimento in Liguria"

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Savona. “Questo è un momento delicato, il piano sociosanitario è ancora qualcosa di sconosciuto. E’ molto grave che la Regione non abbia avuto la sensibilità di contattate i comuni prima di predisporlo, anche se poi è previsto il passaggio in assemblea dei sindaci”. Così il sindaco di Savona ha attaccato durante la seduta della terza commissione consiliare il presidente di Regione Giovanni Toti e l’assessore alla sanità Angelo Gratarola in merito al nuovo piano socio sanitario ligure.

Durante la riunione al centro la sanità savonese, l’ospedale San Paolo, l’angiografo, gli aggiornamenti sul centro nascite, il destino del pronto soccorso pediatrico. In audizione il direttore generale di Asl2 Marco Damonte Prioli, nominato pochi giorni fa direttore generale dell’ospedale San Martino di Genova, che ha risposto alle perplessità dei consiglieri comunali presenti.

Sulle liste di attesa Prioli ha spiegato: “Si è accumulato un arretrato difficile da smaltire in tempi brevi, la carenza dei medici non trova soluzioni in alcune specialità e non c’è privato accreditato che permette nei momenti di crisi di avere una risorsa in più per erogare prestazioni. Molte delle prestazioni non servono, il 50% dele risonanze potrebbe essere inappropriato. la carenza dei medici non trova soluzioni in alcune specialità e non c’è privato accreditato che permette nei momenti di crisi di avere una risorsa in più per erogare prestazioni. Per la medicina d’urgenza le borse vannno deserte. Ci concentriamo sulle liste di attesa, ma bisogna trovare nuovi modelli organizzativi perchè rischiamo di chiudere il pronto soccorso”.

Rivendica con orgoglio i risultati raggiunti grazie alla sinergia tra le parti coinvolte e riporta un esempio: “Savona è stata la prima città in cui è stato aperto il primo hub vaccinale di tutta la Liguria. A gennaio del 2021 erano arrivati i primi vaccini ed erano la speranza di intravedere una vita normale. In quell’anno abbiamo superato altre 4 ondate Covid, più della metà delle risorse erano impegnate a combattere la pandemia. Nel 2022 abbiamo messo in fila una serie di investimenti”.

Sui punti nascita Prioli conferma la presenza di due punti in provincia di Savona (all’ospedale Santa Corona e al San Paolo): “Il pronto soccorso pediatrico è confermato – rassicura Prioli – e non c’è nessuna intenzione di revocare questo modello organizzativo”. E ha ricordato che la sede per opporsi alle decisioni è la conferenza dei sindaci dove il piano socio sanitario passerà per l’approvazione. Prioli ha poi confermato gli investimenti per la riqualificazione del San Paolo: “Alla fine di questo periodo l’ospedale avrà allungato di molti anni. L’ospedale di Savona è il punto dell’erogazione della chirurgia robotica riferimento del ponente – ha aggiunto Prioli -, così come la chirurgia della mano. Il San Paolo è un punto di riferimento già oggi, con gli investimenti si consoliderà ulteriormente come ospedale di riferimento della rete ligure”.

Il sindaco Marco Russo ringrazia Prioli per il lavoro svolto durante questi mesi: “Tutto il consiglio comunale ha lavorato con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sulle politiche sanitarie sul nostro territorio e dello sviluppo dell’ospedale come sviluppo dell’ospedale. Abbiamo sempre trovato un interlocutore attento, disponibile alla collaborazione e alla sinergia di azione”. Russo ha scritto oggi al presidente di Regione Liguria Giovanni Toti per chiedere di accelare sulla nomina di un nuovo direttore generale:

Sulle ipotesi di accorpamento tra Asl2 savonese e imperiese, Prioli ha spiegato che alcune specialità presenti in Asl2 e in Asl1 verranno raggruppate in dipartimenti interaziendali, ma rimarranno strutture dipendenti dalle singole aziende. I consiglieri comunali esprimono il loro timore per la fusione tra le due Asl. Angelo Schirru sottolinea la necessità di rimanere indipendente per Asl2: “Ci vuole un direttore generale su Asl2, senza accorpamenti”. Il consigliere Marco Ravera evidenza la mancata risoluzione dei problemi: “Molte delle criticità che rilevavamo mesi fa, sono ancora presenti. L’avvicendamento dei vertici in Asl2 aumentano le mie preoccupazioni”. Fabio Orsi ha aggiunto: “Con la perdita del direttore generale Savona giocherà più debole le partite dei prossimi mesi”.

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