Il caso

Farmaco per l’epilessia irreperibile da mesi: “Mia figlia di 16 anni ne ha bisogno, è una vergogna”

La denuncia di una mamma di Pontinvrea. Regione: "Ci sono 8 farmaci che contengono lo stesso principio attivo, è bene che i medici nel caso di carenze così lunghe trovino soluzione alternative"

medicine farmaci

Savona. Il Depakin Chrono 300, farmaco antiepilettico, irreperibile da mesi. A denunciare la situazione è Daniela, una mamma di Pontinvrea che si definisce “stanca ed esasperata”: “Da fine ottobre è diventato difficile trovarlo, dal 13 dicembre praticamente impossibile. È una vergogna”.

La donna ha scritto al Garante dell’infanzia, sia alla sede ligure che a quella centrale a Roma, per chiedere aiuto: “Mia figlia ha 16 anni ed estremo bisogno di questo farmaco, all’inizio dell’emergenza riuscivamo a trovare qualche scatola a Savona, poi più nulla. Nella nostra situazione ci sono diverse famiglie, con le quali sono in contatto dopo aver denunciato sui social la nostra problematica” ci racconta.

Il farmaco, infatti, non manca solo in Liguria, ma in tutta Italia. Il motivo? Chiamando il numero verde della ditta produttrice, la Sanofi, una voce registrata spiega che la causa è dovuta “a problematiche legate alla capacità produttiva, correlate alla momentanea carenza di approvvigionamento dei materiali di confezionamento”. “Si tratta di un farmaco salvavita, noi lottiamo per la vita dei nostri figli e l’azienda lo rende irreperibile per problemi di packaging?”: c’è tanta rabbia nelle parole di Daniela, che in prima persona ha più volte contatto il centralino nella speranza di reperire il farmaco.

Concetto che la società Sanofi ha ribadito anche in una nota rilasciata, in accordo con Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco), alla fine di gennaio. Nella nota veniva sottolineato come “il periodo di totale carenza potrà concludersi in breve tempo” e “la distribuzione riprenderà in modalità contingentata per poter garantire una parziale evasione di tutti gli ordini e raggiungere la massima capillarità nella distribuzione del prodotto su tutto il territorio nazionale”. L’azienda inoltre ha chiesto ai medici di “razionalizzare la prescrizione e dispensazione del medicinale, limitandola ai quantitativi minimi necessari per il proseguimento della terapia dei pazienti”. Secondo quanto dichiarato dall’azienda, successivamente, “il ripristino della regolare fornitura del medicinale è previsto per marzo 2023“.

L’azienda inoltre ha ricordato come “in caso di irreperibilità del medicinale sia possibile effettuare un ordine in urgenza, registrandosi sul portale web PhiSOS”. Procedimento che ha seguito la farmacia di Pontinvrea: “In questo modo, ci arriveranno 4 scatole, che ci basteranno per poco più di un mese – afferma Daniela – Fortunatamente, nell’attesa che ciò avvenga, le ultime settimane saremo coperti grazie alla generosità di una famiglia che aveva in casa due scatole e ce le ha fatte avere, altrimenti non avremmo saputo come fare. Anche perché molto spesso le farmacie si limitano a dire che è impossibile reperire il medicinale e non fanno la richiesta d’urgenza”.

“Purtroppo le farmacie sono in difficoltà, negli scorsi mesi sono mancati diversi farmaci stagionali a causa di diversi fattori – commenta il presidente dell’ordine dei medici di Savona Luca Corticonsiglio ai pazienti di non attendere che le scorte finiscano, ma di contattare prima il proprio neurologo, cosicché possa valutare se è possibile o meno modificare la terapia”.

A mancare è proprio il dosaggio da 300 mg: “In questi mesi ci siamo arrangiati con le bustine da 100 mg, oppure cercando di fare i chimici con le compresse da 500 mg”, spiega Daniela. Come confermato anche dal presidente dell’ordine di farmacisti di Savona, Giovanni Zorgno, l’unico dosaggio al momento non disponibile è proprio quello da 300: “Non so spiegarmi il motivo – sottolinea – se è un problema di packaging, presumo per mancanza di blister, come è possibile che sia disponibile in altri dosaggi e non da 300? Un mistero”.

Lo conferma anche Aldo Gallo, presidente di Federfarma Savona: “Il problema si acuisce in quanto trattandosi di farmaci Chrono, quindi a dosaggio prolungato, le compresse non possono essere rotte, altrimenti i rivestimenti perdono la loro efficacia. È vero, però, che esistono anche dei farmaci alternativi”.

Al tal proposito, dall’assessorato alla Sanità di Regione Liguria precisano: “Ci sono 8 farmaci che contengono lo stesso principio attivo, con lo stesso dosaggio e a rilascio prolungato, hanno delle piccole variazioni ma possono essere utilizzati per la terapia. È bene che i medici nel caso di carenze così lunghe trovino soluzione alternative, informando direttamente gli assistiti. Il farmaco in questione è carente da ottobre 2022 e la situazione dovrebbe normalizzarsi entro il 30 marzo”.

leggi anche
medicine farmaci
Comunicazioni
Carenza farmaci, in Liguria decolla il progetto pilota: al via corsi di formazione e iniziative per dare supporto ai cittadini

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.