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Savona-Città del Capo, impresa riuscita: Fabrizio Buscaglia ha completato il progetto Overland Kap2Cap fotogallery

Era partito con la sua moto ad aprile 2022, ora inizia il suo viaggio di ritorno a casa a Savona

Savona-Città del Capo, impresa riuscita

Savona. Fabri Rock (Fabrizio Buscaglia) era partito con la sua moto ad aprile 2022. È  giunto alla meta ieri e ora inizia il suo viaggio di ritorno a casa a Savona.

Un viaggio in moto da Savona fino in Africa con meta Città del Capo: questa l’avventura, percorrere tutta la distanza terreste che separa Capo Nord (Norvegia) e Città del Capo in Sud Africa per attraversare circolo polare artico, tropico del cancro, equatore e tropico del capricorno.

“Ho diviso il viaggio in due parti e a maggio 2022 – spiega Fabrizio. che ha tenuto un diario di bordo che si trasformerà in un libro con la sua avventura, – ho raggiunto Capo nord, preparando la moto con gomme chiodate perché vi era ancora ghiaccio e neve sulla strada. Nei mesi successivi ho raccolto informazioni con altri viaggiatori Overland e ho preparato alcuni visti africani che sono molto costosi e difficili da ottenere, come per la Nigeria. Il 27 ottobre sono partito dalla concessionaria Honda JANUA Savona per iniziare la seconda parte del viaggio. Ho raggiunto l’Africa attraversando Francia e Spagna e con traghetto nello stretto di Gibilterra da Tarifa a Tangeri”.

Ha percorso: Marocco, Mauritania, Senegal, Guinea Conakry, Costa D’Avorio, Ghana, Togo, Benin, Nigeria, Camerun, Congo, Angola, Namibia e SudAfrica. Ma non è certo stato un viaggio privo di rischi.

“Il viaggio si è rivelato spesso complicato per situazioni di sicurezza – precisa Fabri. – Oltre al pericolo della povertà di molti paesi c’è infatti anche il rischio stradale. In Costa D’Avorio ho visitato la missione Cattolica di Tai che è stata fondata da Suore Italiane di Torino per aiutare gli abitanti dei villaggi locali che, in questa zona remota, non avevano istruzione per i ragazzi che spesso avevano figli in età prematura. In Nigeria sono stato aiutato dalla comunità Biker locale e ho anche partecipato ad un raduno con bikers provenienti da tutto il paese”. 

“Purtroppo per passare in Camerun sono dovuto andare a nord della Nigeria perché a sud il Camerun non permette ai turisti di entrare nel paese per problemi di sicurezza. Per passare il confine Nigeria-Camerun ho raggiunto Zin e Yola, una città che è nel territorio di Boko Haram. A Zin ho incontrato Padre Michael che mi ha fatto passare una giornata con i ragazzi della scuola locale ed è stato bello renderli felici perché un viaggiatore che arriva da così lontano non capita spesso. Ho percorso 250 km difficilissimi attraverso il parco Nazionale di Farò seguendo un sentiero sabbioso e accidentato senza nessuna via ufficialmente segnalata. Per percorrere la strada giusta ho chiesto aiuto alla popolazione locale”, aggiunge.

“In Camerun – prosegue ancora Fabrizio – ho danneggiato la ruota posteriore, finendo in una buca profonda, e ho dovuto far raddrizzare il cerchione delle moto che perdeva pressione. Raggiunto il Congo, dove ho visto un gorilla a bordo strada, nel periodo Natalizio ho dovuto affrontare il problema della mancanza di benzina dai distributori locali, ma fortunatamente sono riuscito,con una tanica extra, a raggiungere Pointe Noire dove ho trascorso il Natale”. 

“In Angola ho iniziato il nuovo anno a Luanda per poi entrare in Namibia. La Namibia è un’Africa totalmente diversa. Come il sud Africa ha strade perfette, macchine moderne e anche la guida a destra come in Inghilterra.In Sudafrica è estate e arrivato a Cape Town (meta del viaggio) ho immortalato la mia moto davanti al monumento del Capo di buona speranza dove, alla fine del 1400, molti esploratori sono passati per raggiungere le Indie. Le Estremità geografiche dei due emisferi sono state raggiunte e grazie alla mia Africa Twin ho realizzato un sogno”. 

A Città del Capo (meta raggiunta) iniziano i preparativi per il ritorno a Savona: “In questi giorni preparerò la moto con tutta la manutenzione necessaria e poi inizierà il mio lungo viaggio di ritorno dalla parte est dell’Africa per raggiungere Egitto, Siria, Turchia e rientrare in Italia dai Balcani”, conclude Buscaglia.

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