Scintille

Cairo, primo Consiglio ed è già polemica della minoranza: per Briano serve “più condivisione e rispetto” fotogallery

Giorgia Ferrari invece chiede che l'opposizione venga coinvolta nelle decisioni più importanti, soprattutto riguardanti l'ospedale

Consiglio comunale cairo

Cairo Montenotte. Non sono mancate le polemiche durante il primo Consiglio comunale che si è svolto questa mattina e che, tra gli ordini del giorno, prevedeva la convalida degli eletti e il giuramento del sindaco.

Terminate le varie procedure, un lungo intervento del primo cittadino Paolo Lambertini che ha elencato gli indirizzi del Governo per i prossimi cinque anni. “L’obiettivo – ha spiegato – è quello di rendere Cairo una città per tutti, senza alcuna disuguaglianza, abbattendo le barriere architettoniche e impegnandoci nel sociale. Lavoreremo e dialogheremo con chi di dovere affinché il nostro ospedale abbia nuovamente un servizio di emergenza h24 con ambulanze per codici bianchi e verdi e autopresentazione, oltre a tutti gli altri servizi che da tempo chiediamo”.

Gli interventi riguarderanno anche l’industria e le infrastrutture, in particolare Funivie e Ferrania, “in un ottica green e di sostenibilità”, così come si cercherà di rendere Cairo “una città più bella e vivibile” attraverso interventi su edifici pubblici e decoro urbano. Senza dimenticare la cultura, il turismo, l’outdoor e particolare attenzione verso l’associazionismo e la scuola.

Idee e progetti che la minoranza ha deciso di non votare favorevolmente, o meglio è arrivato il voto contrario della lista “Più Cairo”, mentre “Cairo in Comune” ha preferito astenersi: “Vogliamo aspettare che venga concretizzato ciò che è stato detto”, ha spiegato la capogruppo Giorgia Ferrari.

L’avvocatessa cairese ha poi sottolineato: “Ci auguriamo di essere coinvolti nelle decisioni più importanti, anche attraverso gruppi di lavoro in cui anche l’opposizione possa partecipare e portare il proprio contributo”. Uno dei temi su cui il gruppo rappresentato, oltre che dalla Ferrari, anche da Silvano Nervi, vuole si ponga particolare attenzione è l’ospedale di Cairo: “Speriamo non ci sia sudditanza rispetto alle decisioni della Regione – ha detto il capogruppo – L’emergenza e il laboratorio di analisi (non basta un punto prelievi come da voi indicato) sono le due priorità, per questo chiediamo alla giunta di attivarsi per mantenere almeno tutti i servizi che abbiamo ora. Se ci vorrete coinvolgere, noi ci saremo”, ha concluso Ferrari.

Meno conciso e più pungente Fulvio Briano, che non ha mancato di mandare qualche frecciata ai colleghi di opposizione e di maggioranza. Innanzitutto esprimendo la contrarietà di “Più Cairo” a come la giunta intende agire sui temi della sanità e del lavoro, poi augurandosi maggior “condivisione e rispetto reciproco dei ruoli tra sindaco e capogruppo di opposizione”, cosa che – a detta di Briano – non è avvenuta nella scelta dell’orario per la convocazione del consiglio comunale.

“La nostra Cairo ha smarrito il ruolo di riferimento che ha sempre avuto in Valbormida e non è più centrale nello sviluppo tra Liguria e Piemonte. E’ una città in difficoltà. Stiamo perdendo l’ospedale, perdiamo posti di lavoro, giovani e risorse preziose che vanno altrove. Riteniamo che Cairo oggi meriti un cambio di passo in termini di coraggio, competenza amministrativa, visione”, ha evidenziato prima di continuare il suo lungo intervento nel quale ha rimarcato le diverse soluzioni che la lista “Più Cairo” percorrerebbe in tema di sanità, lavoro, sociale, cultura e infrastrutture .

Briano ha poi espresso alcune preoccupazioni riguardo alle scelte fatte sulla giunta, tra queste il fatto che la delega alla polizia locale sia stata conferita all’assessore Marco Dogliotti e non al sindaco, che “ai sensi ai sensi dell’art.9 l.65/86 ne è il comandante”. Al gruppo di minoranza non è piaciuto nemmeno “l’accorpamento di deleghe importanti quali i Lavori Pubblici, Edilizia Privata e Urbanistica ad un solo assessorato”, che è stato affidato a Fabrizio Ghione. Così come – spiega Briano – “l’assegnazione di due deleghe importanti quali il bilancio e la delega specifica importante come quella del PNRR a due consiglieri delegati esterni alla giunta”, rispettivamente i consiglieri Maurizio Briano e Sara Bonifacino.

Il capogruppo, infine, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di Giorgia Ferrari, ricordando il post comparso sulla pagina “Cairo in Comune” a due giorni dall’elezione nel quale è stato pubblicato il certificato dei carichi pendenti della candidata: “Fare tutto ciò – ha detto Briano – non significa dimostrare ai cittadini cairesi che non sei indagato, significa sobillare che qualcuno degli altri due candidati sindaci lo è. Ora mi chiedo sindaco se lei è persona indagata da qualche procura italiana. E glielo chiedo non perché io penso che lei lo sia ma perché se lei non lo è allora dovrei pensare di esserlo io. E siccome io non sono mai stato indagato da alcuna procura in tutta la mia vita, se lei non è indagato devo pensare che qualcuno dovrebbe a noi entrambi delle scuse. Non penso proprio che questo sia un buon modo di approcciarci a questa nuova legislatura”, ha chiosato.

Pronta la risposta della Ferrari che ha negato qualsiasi tipo di insinuazione sul conflitto di interessi: “E’ stata una scelta autonoma per trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini, non devo chiedere scusa a nessuno. Trovo questa polemica strumentale e speravo di farne al meno nel primo consiglio comunale. Noi lavoreremo per unire e non per dividere”.

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