Dubbi

Spostamento ferrovia a monte, il comitato territoriale: “Una passerella sul nulla”

Il comitato territoriale scettico sulle modalità del futuro raddoppio: "L'unica novità che l'opera costerà be oltre due miliardi di euro"

raddoppio spostamento ferroviario

Albenga. “Venerdì 18 ad Albenga si è assistito ad una’kermesse’. Il Commissario Straordinario per l’opera, accompagnato da una nota parlamentare ligure è venuto per presentare nel Comune di Albenga. Cosa non si sa. Perché alla fine, il tutto è sembrato un evento pubblicitario. Evoluzioni significative nel progetto sentendo quanto affermato dal Commissario non sembrano essercene, è stato confermato il tracciato, si è parlato da un lato di ‘rigenerazione urbana’ dall’altro di ‘piste ciclabili’ sul sedime dismesso. Si, non di pista ciclabile, ma di ‘piste ciclabili’ all’interno della “rete ligure”, tanto che a sentire queste parole, senza conoscere la realtà territoriale, sembrava si parlasse di qualche realtà nella pianura padana virtuosa per la mobilità ciclistica o dei Paesi Bassi. E forte anche la sensazione che da parte del Commissario vi fosse una conoscenza del territorio quantomeno vaga”. Lo afferma, in una nota contro il raddoppio ferroviario tra Andora e Finale Ligure, il comitato territoriale.

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“Il fatto stesso che a questo incontro fosse presente la nota parlamentare ligure – spiegano -, non si capisce a che titolo, rafforza la convinzione che il tutto fosse un evento pubblicitario, o per meglio dire, di promozione politica, ben lontano da quello che dovrebbe essere un auspicabile momento di raffronto con il territorio e i cittadini. Un piccolo evento pubblicitario a suo modo ben organizzato, s’intende, chiamando i media e senza informazione sul territorio, e quando tra i cittadini e i rappresentanti si è sparsa la voce, a chi in nome delle associazioni aveva chiesto di incontrare il commissario è stato risposto che non era possibile. Ovviamente, perché un evento pubblicitario non prevede il confronto”.

“Ma i problemi rimangono tutti, come alla fine dichiarato dallo stesso sindaco di Albenga e di modifiche reali al progetto non sembrano essercene. Il progetto rimane evidentemente il disastro ambientale e trasportistico che era quando è stato concepito, e la stessa parlamentare ha praticamente chiarito trattarsi solo di un aggiornamento peraltro da lei non specificato rispetto a cosa. Insomma, alla fine nulla o quasi. Ma una novità in realtà c’è – aggiungono dal comitato -. i costi, che da 1,5 miliardi di euro sono saliti a ben 2,15 miliardi, e non è finita, perché il rialzo degli importi delle materie prime imporrà un’ulteriore aggiustamento del preventivo verso l’alto. Non è una sorpresa tutto questo: da tempo diciamo che la stima di 1,5 miliardi era del tutto ottimistica. Sconcerta che alla luce di un ulteriore incremento delle risorse necessarie e nell’attuale crisi economica una parte della politica – sempre più lontana dai cittadini – continui a sponsorizzare un’opera deleteria per tutti: pendolari, turisti, economia agricola, economia turistica, salvaguardia del territorio e delle sue risorse non rinnovabili”.

“Un progetto vecchio, anzi fossile, che va in totale contrasto con gli stessi principi enunciati dal MIMS nel ‘Documento Strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci’, e che porterà alla desertificazione del servizio ferroviario, all’isolamento del territorio e alla perdita di utenza, che abbandonato il mezzo ferroviario, inevitabilmente ricorrerà al mezzo privato. L’assoluto opposto della sostenibilità.
Un progetto che è già sconcertante che sia sopravvissuto fino ad oggi, che sarebbe un disastro fosse finanziato, perché è un investimento contro il futuro sostenibile della Liguria. Le scelte alternative rimangono sempre le stesse: mettere definitivamente nel cassetto questo progetto sbagliato e impostare un progetto serio di autentico raddoppio, avendo come punto fermo l’enorme risorsa di più di 1/3 della tratta tra Andora e Finale Ligure già a doppio binario, cominciando dagli interventi infrastrutturali e tecnologici puntuali fattibili già subito, come il reintegro dei binari di incrocio e precedenza, al fine di fornire in tempi rapidi un servizio ferroviario adeguato alle esigenze degli utenti e di tutti i cittadini” concludono.

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