Chiarimento

Covid: terza dose per tutti, per i vaccinati con Astrazeneca e Johnson&Johnson sarà eterologa

Per ora il booster solo a over80 ed rsa ma dalla terza settimana di ottobre tutti potranno prenotare e sarà un farmaco m-Rna

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Liguria. La terza dose del vaccino anti-Covid è già da qualche giorno un dato di fatto per gli over80, gli immunocompromessi e gli ospiti e operatori di Rsa – le categorie prioritarie da mettere in sicurezza – ma molto presto potrà essere prenotata ed effettuata da tutti gli over18 che abbiano ricevuto il completo ciclo vaccinale da almeno sei mesi.

“Come sapete Ema ha approvato la terza dose ‘booster’ del vaccino anti covid anche per tutti i cittadini sopra i 18 anni, se sono passati sei mesi dall’inoculazione della seconda dose, e quindi stando a quanto si legge sui giornali, non abbiamo ancora avuto una comunicazione ufficiale dalla struttura commissariale, immaginiamo che dalla terza o quarta settimana di ottobre anche coloro che non hanno più di 80 anni, non sono sanitari o ultravulnerabili, cominceranno a seconda della scadenza su cui hanno fatto la seconda dose a richiedere la terza dose“, ha confermato ieri il presidente della Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti.

C’è però un interrogativo che riguarda coloro che si erano vaccinati con il vaccino di tipo cold, ovvero Astrazeneca e Johnson & Johnson: con quale farmaco riceveranno la terza dose? (la seconda per quanto riguarda i vaccinati Jannsen?)

In Liguria, ad esempio, parliamo di quasi 144mila persone, di cui circa 20mila con monodose. Ricordiamo che inizialmente i farmaci di tipo cold erano stati somministrati a persone relativamente giovani per poi essere consigliati solo agli over60. Per questo, per molti dei vaccinati con una dose con Az e JJ, si era passati alla seconda dose eterologa.

Lo stesso accadrà con la dose booster. Che sarà quindi eterologa. Lo dice d’altronde la stessa circolare ministeriale del 27 settembre scorso:

Indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario (Comirnaty, Spikevax, Vaxzevria, Janssen), considerate le indicazioni fornite dalla commissione tecnico scientifica di AIFA, sarà per ora possibile utilizzare come dose “booster” uno qualsiasi dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia (Comirnaty di BioNTech/Pfizer e Spikevax di Moderna). La dose “booster” va somministrata dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario”.

Dunque AstraZeneca e Johnson & Johnson – che al momento in Liguria sono quasi spariti (ieri, per esempio, ne sono state somministrate solo due dosi – non saranno usati per il terzo richiamo del vaccino, e chi lo ha ricevuto come prima e/o seconda dose, quando sarà il momento, dovrà fare anche la terza con Pfizer o Moderna.

Alcuni studi certificati dall’Ema hanno chiarito inoltre, non solo che la terza dose può essere differente e tranquillamente effettuata con vaccino diverso senza rischi e i dati sulla discordanza di tipo di vaccino (mRNA e vettore virale) tra prima e seconda dose, ma anche che usare tipi diversi di vaccini si associa ad una migliore risposta alla vaccinazione.

Nel frattempo, però, l’azienda che produce il vaccino Johnson & Johnson ha annunciato di aver inviato i dati alla agenzia statunitense per il farmaco (Fda) per ottenere l’ok alla somministrazione di un richiamo in persone dai 18 anni in su.

La richiesta di integrazione all’autorizzazione all’uso di emergenza per supportare il potenziamento del vaccino a iniezione singola include i risultati dello studio di fase 3 Ensemble 2 presentati di recente, secondo i quali una seconda dose di vaccino J&J somministrata 56 giorni dopo la dose primaria ha aumentato la protezione al 94% contro la malattia sintomatica negli Stati Uniti e al 100% contro Covid grave o critica, a partire da 14 giorni dopo il richiamo.”Siamo in contatto con l’azienda per capire quando ci sarà un pacchetto di dati clinici che possa supportare una potenziale autorizzazione di una seconda dose” del suo vaccino monodose anti-Covid – fanno sapere dall’Fda – “Sono recentemente stati diffusi” da J&J “i dati di un ampio studio su sicurezza ed efficacia delle due dosi, ma con un intervallo di 2 mesi” l’una dall’altra.

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