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Fine Ramadan ad Albenga, il Comune a Roberto Tomatis e Robello de Filippis: “Fomentano l’odio razziale e aizzano i cittadini”

"È l'ora di finirla di usare social e testate giornalistiche per proprie mire politiche ed elettorali cavalcando i malumori con becere polemiche e storpiando la realtà"

Festa fine Ramadan

Albenga. Continua il botta e risposta tra l’amministrazione comunale di Albenga da una parte ed il consigliere di minoranza di Fdi Roberto Tomatis e Bruno Robello de Filippis (co-titolare della Taberna del Foto) dall’altra in merito alla celebrazione per la fine del Ramadan svoltasi ieri al campo Massabò.

“L’articolo non merita risposta se non per rispetto a tutti quei pubblici esercizi che in questo periodo hanno fatto sacrifici limitando la loro attività a causa dell’emergenza Covid e in ottemperanza alle regole – affermano dal Comune ingauno in riferimento a quanto pubblicato questa mattina da IVG.it – Ignorando le offese personali occorre precisare che: l’amministrazione non ha assolutamente mai citato piazza delle Erbe, cosa invece fatta dal consigliere di minoranza Tomatis e dal suo ‘compagno di merende’. Cogliamo l’occasione per ribadire che sono permesse tutte le celebrazioni religiose (nel rispetto delle norme Anti-Covid) e, per questo, anche quelle musulmane essendo l’Italia uno Stato laico e con libertà di culto”.

“L’intervento del consigliere di minoranza e quello del suo ‘compagno di merende’ non fanno altro che fomentare l’odio razziale e aizzare i cittadini, già stremati socialmente ed economicamente da questa pandemia, gli uni contro gli altri. È l’ora di finirla di usare social e testate giornalistiche per proprie mire politiche ed elettorali cavalcando i malumori con becere polemiche e storpiando la realtà”.

E il segretario del Pd ingauno, Ivano Mallarini, esprime a nome del circolo “solidarietà al sindaco Riccardo Tomatis ad alla sua amministrazione in merito agli attacchi ricevuti nelle scorse ore da parte del consigliere Roberto Tomatis da poco entrato nelle file di FdI. Roberto Tomatis, che negli ultimi anni ha cambiato varie bandiere, evidentemente si è già bene adattato alla visione reazionaria e chiusa della società che è caratteristica del suo nuovo partito”.

“Avere permesso di celebrare la festa di fine Ramadan alla comunità musulmana all’interno dei campi sportivi è stato un ottimo modo di permetterne la realizzazione nel rispetto delle regole anti-Covid e portando avanti quelle buone politiche di integrazione che devono essere il faro di un’amministrazione illuminata e progressista. Attacchi come questi del consigliere Tomatis e suggeriti dal suo partito oscurantista servono solo a creare difficoltà nel portare avanti i difficili processi di integrazione in una comunità. Non è certo ponendo vincoli alla libera espressione della libertà di culto che riusciremo a creare una società non oppressa dalla cultura dell’odio. Tutto il resto sono speculazioni ottuse e populiste”.

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