PiÙ “avvertimenti” che multe

Giro di vite della polizia di Savona contro i divieti di sosta, ma all’insegna del buon senso

Le linee guida illustrate dal comandante Aloi. I controlli per il contrasto al Covid

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Savona. Una boccata di zona gialla, che sta giusto per finire, ha provocato un po’ di movimento grazie soprattutto a bar e ristoranti aperti. Di conseguenza, sono aumentate le soste in doppia fila o in divieto, come in via Paolo Boselli (dove in realtà potrebbe essere istituita la possibilità della sosta breve) e di conseguenza l’intervento della polizia di Savona, anche grazie all’entrata in servizio dei nuovi agenti, che hanno terminato il percorso di formazione.

Ci sembra in realtà più un’opera di persuasione che di repressione. I vigili vanno avanti e indietro, si fanno vedere, sanzionano solo quando un’auto sta a lungo e senza nessuno a bordo in sosta vietata. Parliamo soprattutto del “triangolo delle multe”, il cui perimetro va appunto da via Paolo Boselli, a via dei Vegerio e a via Brignoni, che per i vigili ha costituito spesso una sorta di “pesca facilitata”.

Spiega il comandante della polizia di Savona, Igor Aloi: “L’organico arricchito ci consente di farci vedere finalmente di più, per ricordare che in centro ci sono molti parcheggi a disposizione e che possono essere utilizzati per raggiungere a piedi e in pochi minuti qualsiasi esercizio commerciale della zona. Poi sì, è vero, non abbiamo alcun intento punitivo, vogliamo far capire questo semplice principio”.

E le famigerate telecamere montate su un’auto dei vigili che percorrono le strade cittadine e fanno strage? “In questi giorni non le utilizziamo – risponde ancora Aloi -, ma ricordo che, per avvertire quando sono in funzione, lo scriviamo sui pannelli luminosi del Comune e avvisiamo anche sul sito e sulla pagina Facebook”.

Come vanno i controlli per il rispetto delle misure anti Covid, cioè uso delle mascherine e distanziamento? “Le zone dove continuano a registrarsi assembramenti anomali – conclude Aloi – sono sempre le stesse e vanno in linea di massima da piazza Sisto a piazza Diaz. Siamo spesso presenti perché il disagio giovanile provocato dalle restrizioni si fa sentire. Un fenomeno da non sottovalutare, ma che non sembra assumere qui a Savona dimensioni fuori dal comune”.

Insomma, la polizia di Savona sembra usare il buon senso, che resta l’arma migliore. Qualche perplessità la desta invece l’iper attività dei “vice sceriffi” ausiliari del traffico, soprattutto quando fanno multe anche al di fuori delle zone blu, pur nelle piazze loro affidate, con un’interpretazione del Codice della strada la cui legittimità secondo molti è tutta da dimostrare.

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