Orizzonti

Una strana domenica ‘di confine’ tra speranze e paure, in attesa dell’arrivo dei turisti da Piemonte e Lombardia

Il caso Alassio. La maledizione della Darsena di Savona. Un bar in discoteca: perché no? Quelle banche trasformate in bunker

spiagge turisti

Provincia. È una strana domenica di confine, questa di oggi 7 giugno. Lo è perché si attendono finalmente i turisti piemontesi e lombardi, ma si ignora ancora in che misura. Lo è perché i dati sui contagi inducono all’ottimismo, ma proprio la Lombardia è ancora sorvegliata speciale. Lo è perché ormai si è riaperto tutto, ma molti scienziati predicano ancora cautela. Lo è perché la ripartenza ormai totale o quasi (in Liguria favorita dalla Regione anche più che altrove) è dovuta al fatto che l’economia, soprattutto quella turistica, era ormai al collasso e non si poteva fare diversamente: i soldi sono pochi e arrivano con il contagocce.

Lo è infine perché quei dati sui contagi che inducono all’ottimismo di cui abbiamo appena parlato sono per lo più ancora frutto del lockdown, ma già a cavallo delle riaparture.

Vedremo solo nelle prossime settimane se l’orrenda bestia del virus, di cui d’altronde sappiamo ancora così poco, si è placata, se è meno violenta e se, in caso di nuovi contagi, provoca conseguenze meno gravi.

TURISMO E ALBERGHI
Arriva il popolo delle seconde case, arrivano i camperisti, c’è persino una certa ricerca del super lusso (ville con piscina) come accade per esempio nella zona di Andora. Ma il grosso degli alberghi? Le prenotazioni iniziano, ma molto a rilento. Sia albergatori sia clienti sembrano attendere l’evolversi della situazione sanitaria. Diciamo che per capire bene l’andamento del flusso turistico bisognerà attendere il periodo tra il 14 giugno e fine mese.

IL CASO ALASSIO
In attesa delle opere di ripascimento, la spiaggia è scomparsa o assai ridotta. I vecchi dicono che la nuova luna migliorerà la situazione, altre mareggiate permettendo. Intanto gli stabilimenti balneari hanno montato tutte le cabine, con l’effetto obbrobrio che da sempre caratterizza Alassio in negativo. Era necessario perché non è più possibile ospitare nella stessa cabina persone di famiglie diverse, o si poteva montare un numero inferiore di cabine considerando che la ristrettezza della spiaggia e le norme sul distanziamento costringeranno comunque ad avere meno ombrelloni degli scorsi anni? Non mancheranno opinioni divergenti.

Vedremo poi, alla prova dei fatti, se avrà esiti positivi la possibilità di sistemare di sera sedie e tavolini in spiaggia previo accordo tra bar e stabilimenti balneari. Comunque un’opzione in più lo è.

MALEDIZIONE DARSENA
In porto a Savona mancavano solo le risse, anche se i contorni per ora noti non fanno supporre si tratti di episodi di particolare gravità (Ivg seguirà puntualmente gli sviluppi in sede di cronaca).

Il fatto è che molti esercenti si preparavano a chiedere un allungamento dell’orario di apertura dall’una alle 2 perché un’ora di incassi in più si conta (il costo del personale non cambia) e la concorrenza delle località della Riviera si sente. Tra l’altro il modello di presidio con gli steward funziona, con grande soddisfazione di Paolo Baccino del The Balance dall’alto della sua esperienza di qualità che lo ha portato a essere inserito dalla guida del Gambero Rosso tra i dieci migliori cocktail bar d’Italia. A togliere un po’ di pressione nella zona tra i lavatoi e il ponte mobile ha contribuito anche la riapertura di un locale di livello come il Club Nautico. Ormai da molte sere o la sindaca Caprioglio o alcuni dei suoi assessori sono presenti in Darsena, un segnale positivo dopo la sera del grande e incontrollato assembramento.

BAR E DISCOTECHE
In attesa di capire se le discoteche potranno finalmente riaprire come tali, suscita dibattito il no secco di Fabrizio Fasciolo e di locali di prestigio come le Vele a riconvertirsi in bar. Ci permettiamo di dissentire: ci sono bar e bar, Monaco, Francia e Spagna insegnano.

BANCHE
Che c’entrano le banche? C’entrano eccome, visto che di economia stiamo parlando. Non tutte hanno le stesse regole, ma in alcuni casi è complicato e lungo anche solo prenotare un appuntamento, mentre i ragazzi dei supermercati (il paragone ci viene ancora una volta spontaneo) lavorano senza tanti problemi: il virus è più rischioso in banca che al supermercato? Ci balena nella testa il sospetto che le banche – o certe banche – sfruttino il virus per risparmiare e prolungare questo modello anche dopo la fine dell’allarme sanitario.

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