Tirata d'orecchie

Albenga, clienti indisciplinati e i locali della movida rischiano nuove chiusure. Il sindaco: “Sono deluso”

“Oggi e nei prossimi giorni sarò presente e aumenteremo i controlli. Non possiamo vanificare gli sforzi”

Foto d'archivio

Albenga. La Città delle Torri è ripartita. E lo ha fatto e lo sta facendo con coraggio e un ottimismo certo non scontato, che vi abbiamo raccontato questa mattina, nell’ambito di una diretta ad hoc nel centro storico. Abbiamo elogiato le attività e i loro titolari che, al termine di un lavoro durato anni, sono riusciti a cambiare completamente il volto della città vecchia, popolata da numerosi locali, e divenuta il simbolo della movida albenganese. 

In particolare in piazza delle Erbe dove, tra ristoranti, bar e pub, l’aperitivo e il dopo cena sono divenuti appuntamenti immancabili per tanti giovani albenganesi e non. Ma è proprio da piazza delle Erbe che arrivano, per voce del sindaco Riccardo Tomatis, esempi poco edificanti in termini di rispetto della sicurezza e delle norme. 

Precisiamo che i locali e i loro titolari e gestori poco o nulla c’entrano con assembramenti e persone che, magari a una decina di metri dall’ingresso, bevono in gruppo e chiacchierano senza mascherine, ma, di contro, il comportamento indisciplinato di alcuni rischia di precludere il prosieguo della Fase 2 e del ritorno alla normalità.

“Ieri sera i giovani mi hanno deluso, in questa piazza (piazza delle Erbe) c’è stata troppa confusione, – ha dichiarato il sindaco Riccardo Tomatis in diretta su IVG.it. – Questo non è accettabile perché vorrebbe dire vanificare i sacrifici fatti per mesi. Di questo passo rischiamo nuove chiusure, che certo i nostri commercianti non meritano. Non è facile gestire questo tipo di situazioni per i locali ma è necessario. Questa sera sarò presente in prima persona e lo farò anche nei prossimi giorni, insieme alla polizia locale, per verificare il rispetto di tutte le normative di sicurezza precise”. 

“A partire da ieri, i commercianti, – ha proseguito il primo cittadino ingauno, – hanno potuto alzare le saracinesche delle loro attività e, con le dovute cautele e nel rispetto delle prescrizioni, hanno ripreso a lavorare. La gioia della giornata di ieri è incommensurabile, soprattutto se pensiamo che dietro ogni attività ci sono famiglie e persone che in questi difficili mesi hanno vissuto il timore, non solo del virus, ma anche delle difficoltà economiche che, inevitabilmente, il lockdown ha portato con se”.

“Se la ripartenza è importantissima dal punto di vista economico e sociale, però, non è un ‘liberi tutti. Dobbiamo stare attenti e rispettare le norme atte a contrastare la diffusione del Coronavirus se non vogliamo tornare indietro e subire nuovamente restrizioni. Le regole da rispettare sono essenzialmente il distanziamento sociale e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale come la mascherina e i guanti ricordando che è fatto assoluto divieto di assembramenti”.

“Solo attenendoci alle norme in vigore e utilizzando buonsenso potremo tornare gradualmente alla normalità e sperare in una partenza anche della stagione turistica. Qualora invece si riscontrassero comportamenti irresponsabili saremo costretti, non solo a sanzionarli, ma rischieremmo anche di dover tornare a una ‘modalità meno permissiva’ per la gestione degli spazi pubblici”.

“Capisco la voglia e la necessità di ripresa, ma la Città deve continuare a dimostrare di saper rispettare le regole e deve farlo per il bene di ciascuno di noi. Non possiamo rischiare la ripartenza di eventuali focolai del virus. È importante riflettere attentamente su queste tematiche. Devono farlo anche i giovani che hanno sofferto in modo particolare le restrizioni subite in questi mesi e che adesso, specie con l’arrivo della bella stagione, vorrebbero tornare velocemente alla normalità”.

“A loro rivolgo un appello particolare: la vostra voglia di stare insieme la capisco e la condivido, ma dobbiamo evitare gli assembramenti e dobbiamo rispettare le norme relative al distanziamento sociale, è importante per voi, ma anche per i vostri genitori e nonni. Non possiamo rischiare una ripresa dei contagi. Conto su tutti voi”, ha concluso il sindaco di Albenga.

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