Turismo

Savona, gruppo Pd: “Non esiste una strategia turistica efficace per la città”

Gruppo consigliare PD: "Il marketing territoriale resta nel cassetto, pura utopia"

Savona Vecchia Darsena panoramica sera
Foto d'archivio

Savona. “Alla scelta operata da questa amministrazione, 3 anni fa, di inserire la tassa di soggiorno non è corrisposta una strategia della città per il turismo, una visione ampia e coerente” commenta il gruppo consiliare di PD di Savona.

“Anzi a fronte di un’entrata annuale di quasi 300 mila euro i capitoli del turismo si sono sempre più ristretti contrariamente a quanto indicato dal patto per il turismo regionale deliberato nel 2017 e di cui la nostra città fa parte. Il marketing territoriale resta nel cassetto, pura utopia e le azioni vengono condotte senza una visione (almeno) di medio periodo” proseguono dal gruppo di opposizione.

Poi riprendono: “Il sito web turistico della città di Savona finanziato per ben 100 mila euro attraverso il Por ancora non è on line – la fine lavori era prevista per il 31 dicembre del 2018 – e stiamo parlando di uno strumento che dovrebbe nascere solo in seguito a una strategia chiara per la nostra città. Come spesso accade, partiamo dalla fine, dallo strumento anziché dalla testa”.

“Oggi il Comune annuncia l’aumento di 50 centesimi questa tassa collegando e giustificando questa azione all’entrata con grande ritardo, nella rete Liguria Riviera Tourist Card, una rete virtuosa che permette convenzioni e promozione per i Comuni della nostra riviera che aderiscono, suscitando comprensibili malumori sia negli operatori, sia in chi questo progetto crede da tempo” aggiungono dal gruppo PD.

“Il Comune di Savona avrebbe dovuto, in questa come in altre partite, giocare un ruolo di traino. Prima di tutto. E crediamo che tutti gli operatori savonesi meritino un coinvolgimento diverso, pieno, attivo nel rilancio della nostra città. Solo un piccolo esempio – riprende il gruppo consiliare – il Comune ha affossato progetti che avevano avuto un pieno coinvolgimento di Ascom, a costo zero certamente impegnativi nella governance ma che se perseguiti averebbero rinsaldato un’alleanza preziosa tra Comune e commercianti cioè i primi touch point dei turisti in visita a Savona”.

“Ripartiamo da queste alleanze e da chiare analisi e strategia con azioni misurabili. Ce lo insegnano tanti Comuni più piccoli, vicini e lontani a Savona e con bilanci molto meno importanti del nostro. Ce lo insegna Petrini di Slow Food…. Il turismo del futuro? Parte dai cittadini residenti, dalla loro qualità della vita, dalla capacità di essere felici, dalla loro cura verso la terra che abitano. I turisti arriveranno di conseguenza” concludono dal PD savonese.

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