Esito

Piaggio Aerospace, concluso il vertice in prefettura: richiesto un incontro con il Governo fotogallery video

I sindacati pronti a tornare in piazza se non arriverà entro lunedì

Savona. Si è concluso poco fa l’incontro tra il prefetto di Savona ed i rappresentanti sindacali dei lavoratori di Piaggio Aerospace, che questa mattina hanno manifestato sotto la sede dell’Unione Industriali di Savona.

Il prefetto, Antonio Cananà, ha comunicato che invierà oggi stesso al governo la richiesta di incontro. Durante il vertice è stata ribadita la necessità di dare un riscontro positivo anche alla vertenza LaerH.

In una nota congiunta Fim, Fiom e Uilm dicono: “Il commissario di Piaggio, Vincenzo Nicastro, ha annunciato oggi alle organizzazioni sindacali l’apertura delle procedure per l’avvio della cassa integrazione straordinaria per 1.027 dipendenti per i primi giorni di maggio. La misura si rende necessaria vista la mancanza di commesse e la situazione finanziaria. Il commissario ha comunicato infatti che la restituzione dell’Iva non è ancora avvenuta (la commissione di vigilanza ha chiesto un approfondimento) e, allo stato attuale, ci sarebbero solo le coperture per gli stipendi di aprile”.

“In considerazione dei carichi di lavoro in essere – ha precisato Nicastro – la cassa avrà auspicabilmente un impatto decisamente contenuto. Si tratta infatti di uno strumento tecnico a supporto della continuità produttiva il cui utilizzo sarà legato all’andamento degli ordini che ci auspichiamo tornino a crescere nel prossimo futuro”.

Ancora i sindacati: “Sempre il commissario ha ragguagliato sull’incontro avvenuto ieri con i ministeri di difesa e sviluppo economico per sbloccare gli ordini di P1hh e P180. Incontro che ha portato al comunicato stampa del ministro Trenta di questa mattina e che, sempre a detta del commissario, dovrebbe portare dei frutti concreti in pochi giorni. Mentre sul fronte P1hh si registrano ancora dissonanze da chiarire sul valore del progetto, la discussione su una commessa di P180 va avanti e trova riscontri positivi”.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito come “la cassa possa rappresentare un pericolo per la continuità produttiva dell’azienda e che è fondamentale sbloccare le commesse e gli investimenti su P180 e P1hh in tempi brevissimi. Investimenti che erano stati promessi e annunciati più volte dal Governo che invece è stato smentito dai fatti, e che continua a perdere tempo prezioso tra discussioni interne e continui cambi di strategia. Per questo non riteniamo sufficiente le dichiarazioni di intenti sia del ministro che del commissario ma pretendiamo di avere atti concreti, commesse vere sul tavolo, in tempi brevissimi. Per questo vogliamo un incontro immediato col Governo e se non arriverà nelle prossime ore dichiariamo per lunedì mattina sciopero con presidio sotto la prefettura di Genova per avere la data”.

Questo l’intervento del segretario generale della Fim Cisl Liguria Alessandro Vella: “Dopo 4 mesi di discussioni, contraddizioni, annunci e rinvii, il Governo ha realizzato un capolavoro: aperta la procedura di cassa integrazione per 1027 lavoratori di Piaggio Aero a Villanova d’Albenga e Genova. Contestualmente ci è arrivata, attraverso la stampa, in questo caso da un’agenzia della Ministra della Difesa Elisabetta Trenta che in merito alla soluzione vertenza Piaggio ha dichiarato stamattina: “Mi adopererò perché ciò avvenga anche con l’attuazione di un programma di rinnovamento della flotta di velivoli P180 già disponibile presso le forze armate e che il programma P1HH la progettualità inizialmente presentata ha visto venir meno alcune fondamentali condizioni abilitanti. Sono in corso approfondimenti mirati a ricercare ulteriori sinergie’”.

“E mentre la ministra e il governo fanno gli approfondimenti parte la procedura di richiesta di cassa integrazione per 1027 lavoratori: una vergogna. La verità è che questo Governo sulle questioni del lavoro ha un approccio ideologico e propagandistico il resto: i lavoratori,  le loro famiglie, i territori gli interessano poco. L’approccio è stato sempre lo stesso, lanciare slogan ad effetto nei tg e nei giornali salvo poi lasciare migliaia di lavoratori al loro destino”.

“Su Piaggio Aero da mesi ci stanno prendendo in giro insieme ai lavoratori e alle loro famiglie. Basta. Oggi abbiamo manifestato a Savona, lunedì scioperiamo a Genova, se necessario arriveremo a far sentire la nostra voce a Roma. In Liguria abbiamo moltissime vertenze aperte e a queste oggi si aggiunge quella di Piaggio Aero, per non parlare del Ponte Morandi e di tutte le questioni aperte dalla portualità alle infrastrutture se il governo non si sveglia prima delle elezioni lo sveglieremo noi, la misura è colma. Non chiediamo solo la  convocazione ma una decisione immediata che tracci e indirizzi il futuro industriale di Piaggio Aero”, ha concluso Vella.

Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan: “L’annuncio della procedura di cassa integrazione per i 1027 lavoratori della Piaggio Aero a Villanova d’Albenga e a Genova è davvero un fatto inaccettabile. Dopo mesi di annunci e rinvii, il governo dovrebbe assumersi le responsabilità politiche per assicurare gli investimenti e le commesse pubbliche, in modo da garantire la continuità produttiva agli stabilimenti della Piaggio Aereo. E’ opportuno che intervenga a questo punto il presidente del consiglio Conte per sbloccare questa vertenza. Stiamo parlando tra l’altro di una azienda che rappresenta una eccellenza italiana dell’industria aerospaziale e la cui progettualità è riconosciuta a livello internazionale. Indubbiamente non è un bel segnale lasciare più di mille lavoratori, le loro famiglie in una situazione di emergenza, in un territorio come quello ligure dove la presenza della Piaggio Aereo è fondamentale per la tenuta occupazionale e lo sviluppo industriale di quell’area, già alla prese con tante vertenze aperte e situazione di crisi”.

Oggi il gruppo del Pd in Regione Liguria era la fianco dei lavoratori di Piaggio in sciopero. Al presidio di questa mattina davanti alla sede dell’Unione Industriali di Savona c’era il consigliere regionale del Partito Democratico Luigi De Vincenzi, che ha portato la solidarietà di tutto il Pd ai dipendenti dell’azienda preoccupati per il loro futuro: “La situazione di Piaggio continua a essere gravissima – dicono i Dem Giovanni Lunardon e Luigi De Vincenzi – E al di là delle parole del ministro della difesa Trenta sul ruolo strategico dell’azienda, ci aspettiamo dal governo e dalla maggioranza gialloverde atti conseguenti e concreti. Le promesse e le passerelle di ministri, parlamentari e attendenti non servono più. Al momento l’impegno delle commissioni Difesa a sbloccare i 250 milioni di euro per il P1hh e l’acquisto dei P180 non è stato onorato. Anzi non si sa neppure quando siano state calendarizzate le prossime riunioni delle commissioni sul tema”.

“Dopo che il governo gialloverde per la sua indecisione e insipienza ha precipitato Piaggio in amministrazione straordinaria, il commissario ha annunciato la cassa integrazione per i lavoratori dell’azienda a partire da maggio. Servono risposte celeri ed efficaci, ma per ora l’esecutivo non è stato in grado di fornirle. A questo punto è sempre più urgente un incontro con la presidenza del consiglio entro l’inizio della prossima settimana, per fare chiarezza sulla posizione del governo su Piaggio per sapere cosa intenda fare in concreto per rilanciare un’azienda strategica non solo per la Liguria, ma per tutto il paese”.

Questo il pensiero della Segreteria provinciale del Partito Democratico: “Quello che i lavoratori temevano si è purtroppo verificato: a causa dei continui tentennamenti del governo Lega-5 Stelle, dal primo maggio (oltre al danno la beffa!) 1.027 lavoratori di Piaggio Aerospace verranno messi in cassa integrazione, nell’attesa che il Governo sblocchi la commessa per i p180 e prenda una decisione definitiva sui droni, per i quali i precedenti governi di centrosinistra avevano già stanziato 766 milioni che oggi sembra siano spariti. Ci affianchiamo ai lavoratori e ai sindacati nel chiedere al Governo risposte chiare sull’esistenza o meno delle disponibilità economiche per le commesse e tempi certi per la ripresa della produzione”.

“È semplicemente vergognoso che Lega e 5 Stelle tentino di mettere sotto il tappeto i loro contrasti decidendo di non decidere su nulla. Da questo punto di vista è paragonabile a quella di Piaggio la situazione dell’Area di Crisi Complessa del Savonese: da quando è entrato in carica questo governo non è stato speso un solo euro dei 40 milioni a disposizione dello Stato e della Regione. Uno strumento importantissimo, voluto con forza dalle amministrazioni locali e dai deputati del Pd e da subito visto con diffidenza dalla Regione di Toti, rischia oggi di rimanere inutilizzato per l’inerzia delle forze di governo nazionale e regionale”.

“Chiediamo con forza ai parlamentari savonesi di Lega e 5 Stelle e ai rappresentanti savonesi nella maggioranza regionale di assumersi le proprie responsabilità e di fare il proprio dovere, anziché lasciar deperire il nostro tessuto produttivo senza muovere un dito, in una regione che, come ahinoi certificano i dati Eurostat, si trova in terzultima posizione su 279 regioni europee per la perdita di oltre 13mila posti di lavoro”, hanno concluso dal Pd.

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