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Pietra regno degli abusivi: ecco la spiaggia con la pausa pranzo full-optional fotogallery

L'abitudine di alcuni turisti di "prenotare" il posto lasciando incustoditi sdraio e ombrelloni sta rendendo il litorale di corso Italia la meta preferita dei venditori

Pietra Ligure. Problema “A”, noto da tempo: nella spiaggia libera di Corso Italia, a Pietra Ligure, vige il malcostume di “prenotare” il posto piazzando sdraio e piantando ombrelloni di primo mattino, per poi godersi tranquilli la cittadina con la “certezza” di un posto al sole con tutti i confort. Un’abitudine che in molti contestano, tanto che nella cittadina pietrese il tema torna regolarmente alla ribalta tra le proteste di turisti e residenti.

Problema “B”, altrettanto noto: il commercio abusivo sulle spiagge quest’anno è tornato prepotentemente di attualità. Il numero di venditori quest’anno è aumentato, tanto da costringere alcuni comuni (come Alassio, Varazze e Finale Ligure) a mettere in campo vere e proprie campagne repressive o quantomeno informative contro il fenomeno. Non così a Pietra, dove ad oggi non si registrano iniziative in tal senso: e così l’abusivismo è aumentato sotto gli ombrelloni pietresi. (Di seguito le ultime notizie sulla lotta all’abusivismo in riviera)

Ma è unendo il problema “A” al problema “B” che viene fuori una situazione ai limiti del paradosso: la spiaggia libera di Corso Italia è la “preferita” degli abusivi, che stanno incominciando ad utilizzarla stabilmente come base per le loro pause-pranzo. Tutto nasce proprio dall’occupazione abusiva con sdraio, lettini e ombrelloni, che non di rado appaiono deserti e non utilizzati. Se ne sono accorti anche i “vu’cumprà”: è bastato fare 1+1 per capire che quello era il posto ideale per ritrovarsi.

E così ogni giorno, intorno all’ora di pranzo (con un picco massimo intorno alle 14), i venditori da spiaggia si danno appuntamento sulle rive di Corso Italia per mangiare. E’ il luogo ideale: non si vede dalla strada, nascosta alla vista dai palazzi, ma è comunque vicina al centro. E poi garantisce ogni comodità: gli abusivi arrivano, individuano gli ombrelloni “abbandonati” e li occupano, semplicemente, per consumare il pranzo, prima di ripartire con la propria attività.

Una situazione che ora sta portando ai limiti della sopportazione i residenti che contavano, quest’estate, di trascorrere lì le ore di mare. I pranzi degli abusivi si sommano infatti alla maleducazione di qualche turista, e il risultato è che quel tratto di spiaggia viene indicato da molti frequentatori come sporco e pericoloso: negli ultimi giorni sta diventando abituale il ritrovamento di vetri rotti nascosti nella sabbia, con i prevedibili pericoli per i bagnanti, soprattutto i più piccoli. Le denunce si accumulano ma, sostengono i presenti, i controlli non si vedono. Buon per gli abusivi, che così possono pranzare in pace.

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