Savona. E’ partita oggi, in tutta la provincia di Savona, la stagione di pesca nelle acque interne e che proseguirà fino al 4 ottobre. Il calendario è stato varato dalla Provincia. Predisposto anche il documento che contiene le regole e le modalità. Come sempre è vietata la pesca notturna mentre si potrà pescare in fasce orarie tra le 5,30 alle 6,30 del mattino fino al tramonto in tutti i giorni della settimana ad esclusione del venerdì, a meno che non sia un festivo. Per pescare è necessaria la licenza rilasciata dalla Regione o un documento rilasciato dall’Ufficio risorse ittiche della Provincia. Ogni pescatore deve inoltre aver e il tesserino per segnare le catture rilasciato dalla Provincia o dalle associazioni pescasportive che ha validità nei tratti interni di tutta la regione, ad eccezione dei tratti destinati a riserva turistica, durante le gare o i raduni di pesca.
Questi invece sono i pesci che si possono pesare: carpa, barbo, cefalo e muggine, cavedano, gobbione, luccio, perisco reale, salmerino, storione, tinca, triotto, trota fario e iridea, scardola, vairone ed altre specie solo rispettando i parametri di lunghezza è invece vietata la cattura di anguille, alborelle, barbo cagnino, cagnetta, gheppia, cobite, gambero d’acqua dolce, ghiozzo, lasca, persico trota, rovella, sanguinerola, scazzone e temolo. Per alcune specie è poi vietata la pesca nei periodi di riproduzione. Altra regola: nei bacini artificiali nei comuni di Urbe e Sassello, in quello di San Giuseppe di Cairo, a Millesimo e nel lago di Osiglia è possibile pescare con due canne.
E’ possibile praticare solo la cosiddetta pesca “no kill” in alcuni tratti del Bormida di Pallare che si trovano nei comuni di Cairo, Dego e Piana; del Bormida di Millesimo nei comuni di Millesimo e Cengio e del fiume Centa ad Albenga. In queste zone è possibile pescare solo con obbligo di rilasciare immediatamente l’animale e in modo da non arrecare danno alla fauna ittica.
La pesca è invece vietata nelle zone protette del torrente Baracca a Urbe, in un tratto del Rio Pennavaire nel Comune di Nasino e in alcune aree del Centa oltre che nelle zone di ripopolamento. E’ invece considerato campo di allenamento il Bormida di Millesimo nel comune di Murialdo, tra località Rio Freddo e Isoletta. In ogni località sono inoltre fissate quote massime di numero di capi in base al tipo di pescato.